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Ragazzo disabile picchiato da un gruppo di bulli: “Ha commentato le storie della mia ragazza”

Un ragazzo di diciassette anni è stato attirato nella trappola da una ragazzina che gli piaceva, la quale gli aveva dato appuntamento fingendosi interessata a lui. E invece a presentarsi sono stati quattro giovani che lo hanno massacrato di botte.
A cura di Natascia Grbic
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"Aveva commentato con delle faccine emoticon alcune storie della mia ragazza, mi sono ingelosito, per questo ho deciso di deriderlo". Questo quanto dichiarato ai giudici dal ragazzino che nel maggio 2021 ha organizzato una spedizione punitiva contro un 17enne disabile, picchiato dal branco solo per aver commentato le storie Instagram della sua ragazza. Un episodio avvenuto a Roma, nel quartiere della Garbatella, e che ha portato cinque minori a essere indagati per lesioni. Tra loro, c'è anche la fidanzata del capobranco, che ha retto il gioco a tutti per attirare il ragazzo in una trappola.

Secondo quanto riportato da Il Messaggero, i cinque giovani, sentiti dal giudice lo scorso 28 dicembre, hanno cercato di ridimensionare quanto accaduto, dicendosi di non essersi accorti che il 17enne aveva una disabilità e che inizialmente volevano solo prenderlo in giro. Quello che ha organizzato la spedizione, ha anche cercato di giustificarsi dicendo che il ragazzo gli aveva risposto male e che per questo gli aveva dato un pugno. Dopo, il 17enne è stato preso a calci e pugni dal resto del gruppo.

"Non era mio intento picchiarlo, volevo solo deriderlo, l’ho colpito solo perché lui ha sbagliato a parlare con me – le parole del ragazzo, riportate dal quotidiano romano – Mi sono pentito di quello che ho fatto, non lo rifarei. Ora mi sento una persona migliore rispetto ad allora".

L'avvocato del ragazzo, Alessandro Cacciotti, ha dichiarato che il suo assistito è mortificato per quanto accaduto e che farà una proposta risarcitoria alla famiglia. Anche gli altri si sono detti pentiti e hanno attribuito il loro gesto a una questione di immaturità.

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