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Ragazzini di 12 anni lanciano pietre dal cavalcavia a Cassino, il sindaco: “Gesti stupidi e gravi”

Il sindaco di Coreno Ausonio: “Rivolgo un appello a tutti genitori, senza incolpare di preciso ovviamente nessuno, perché trasmettano a tutti i figli la gravità e la stupidità di tali gesti che possono avere conseguenze terribili su ignari e innocenti automobilisti di passaggio”.
A cura di Enrico Tata
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Foto di repertorio
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Sono giovanissimi, probabilmente hanno un'età compresa tra 12 e 15 anni, coloro che nella notte di sabato hanno lanciato sassi dal cavalcavia sulla provinciale che collega Coreno Ausonio ad Ausonia, due tra i comuni più a sud della provincia di Frosinone, tra Cassino e Minturno. Il sindaco di Coreno Ausonio, Simone Costanzo, ha lanciato un appello sulla sua pagina Facebook: "Le forze dell'ordine mi segnalano, che nella serata odierna, hanno ricevuto diverse segnalazioni, per lancio di sassi sulle auto sulla provinciale Ausonia/Coreno, nei pressi del cimitero comunale, da parte di giovanissimi, presumibilmente di 12/15 anni, che si nascondono nella stradina che conduce al cimitero. La notizia mi lascia basito e irritato e desidero rivolgere un appello a tutti genitori, senza incolpare di preciso ovviamente nessuno, perché trasmettano a tutti i figli la gravità e la stupidità di tali gesti che possono avere conseguenze terribili su ignari e innocenti automobilisti di passaggio".

Sotto il post del primo cittadino, un cittadino ha commentato: "Buonasera Simone sono il cognato di Raffaele di Sant'Apollinare, è successo anche a me dopo aver cenato con la mia famiglia presso il Brigante… al rientro la mia auto è stata colpita da piccole pietre".

Nel 2006 proprio un lancio di sassi dal cavalcavia costò la vita all'operaio 47enne Natale Gioffrè. Il 13 agosto di quell'anno stava tornando in Sicilia per le vacanze e venne colpito da un sasso di addirittura 41 chili lanciato da un cavalcavia sull'autostrada A1 nel territorio di Villa Santa Lucia. Le indagini della polizia individuarono come responsabili alcuni ragazzi giovanissimi della zona. Il processo, tuttavia, non ha portato alla condanna di nessuno dei presunti responsabili.

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