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Ragazzi italiani bloccati a Malta per il covid: “Ignorati dalle autorità, nessuno dà indicazioni”

Un gruppo composto da tredici ragazzi è rimasto bloccato a Malta in isolamento dopo che un loro amico è risultato positivo al covid. Nessuna delle autorità maltesi è intervenuta. “Non c’è nessuno che dica la data di inizio della quarantena, se vale dal rapido o dal molecolare, non abbiamo avuto nessuna delucidazione sulle tempistiche. Non abbiamo problemi a osservare le regole, basta che ce le dicano”.
A cura di Natascia Grbic
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"I ragazzi sono partiti per fare una settimana di vacanza, tutti col tampone negativo. Prima di tornare in Italia, nei tempi previsti, hanno rifatto il tampone e uno di loro è risultato positivo. Si sono subito messi in isolamento, ma dalle autorità maltesi non è arrivata nessuna indicazione. E ora non sanno nemmeno quando potranno tornare a casa, perché nessuno gli ha comunicato i tempi della quarantena". A parlare a Fanpage.it è Cristina Granieri, madre di uno dei tredici ragazzi italiani bloccati a Malta. Si tratta di un gruppo composto da 18enni e da una minore, tutti in isolamento perché contatti stretti di un positivo al covid, un ragazzo che era andato in vacanza con loro. Non sanno quando potranno ripartire: dalle autorità sanitarie e politiche maltesi, infatti, non è arrivata nessuna indicazione. "Hanno dovuto fare tutto in autonomia, fortunatamente sono ragazzi coscienziosi e hanno fatto tutto ciò che avrebbero dovuto – continua Granieri – Ma non è normale che un gruppo di 18enni si debba sostituire alle autorità sanitarie. Le uniche informazioni che noi genitori abbiamo sono quelle dei ragazzi, anche se siamo comunque in contatto con l'ambasciata italiana a Malta". Qualcuno di loro comincia ad avere qualche linea di febbre e mal di gola, "anche se no sappiamo se sia per l'aria condizionata. Stiamo cercando di fargli arrivare assistenza sanitaria".

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Dopo essersi messi in isolamento, il ragazzo positivo al tampone rapido ha fatto anche il molecolare. "Hanno pagato di tasca loro un autista che ha accompagnato il loro amico in un laboratorio privato per fare il molecolare. Nessun contatto dalle autorità maltesi, totalmente assenti. I risultati del tampone dal laboratorio sono poi arrivati dopo 36 ore, non 24 come previsto. Anche se fosse risultato negativo, avrebbero perso in ogni caso l'aereo". I ragazzi sono riusciti a rimanere nella casa che avevano affittato per le vacanze. Una fortuna che altri nella stessa situazione non hanno avuto. "Il proprietario della casa è stato molto gentile, va a fare la spesa ai ragazzi e gliela lascia davanti la porta. Fortunatamente ha capito la situazione e gli ha consentito di rimanere, perché nessuno ha proposto loro dei Covid Hotel". Il problema principale per questi ragazzi è che non sanno per quanto tempo ancora dovranno stare in isolamento. "Non c'è nessuno che dica la data di inizio della quarantena, se vale dal rapido o dal molecolare, non abbiamo avuto nessuna delucidazione sulle tempistiche. Non abbiamo problemi a osservare le regole, basta che ce le dicano. Insieme agli altri genitori stiamo raccogliendo contatti, stasera manderemo una mail alla Farnesina e all'ambasciata italiana denunciando l'impossibilità di avere informazioni certe".

Intervista di Simona Berterame

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