Ragazzi del Cinema America picchiati perché antifascisti: condannati quattro estremisti di destra

Sono stati condannati quattro dei cinque imputati per l'aggressione a due ragazzi del Piccolo America avvenuta il 16 giugno 2019 a Roma, nel quartiere di Trastevere. Si tratta di giovani estremisti di destra accusati a vario titolo di lesioni e violenza in concorso e aggravate. Il giudice monocratico ha condannato tre di loro a una pena di un anno e otto mesi, un altro ragazzo a un anno e due mesi. Un quinto è stato invece assolto per non aver commesso il fatto. La Procura a gennaio aveva chiesto una condanna a due anni e mezzo per gli imputati che avevano picchiato le vittime (a una avevano fratturato il naso) e chiesto di togliere la maglietta del Cinema America, e due anni per gli altri due ragazzi accusati di aver partecipato all'aggressione. Tra i condannati in primo grado c'è anche Marco Ciurleo, coordinatore romano di Blocco Studentesco, organizzazione giovanile di Casa Pound. Il Piccolo America si è costituito parte civile al processo: all'associazione è stata riconosciuta dal giudice una provvisionale.
L'aggressione ai ragazzi del Cinema America
L'aggressione ai ragazzi del Cinema America è avvenuta alle 4 del mattino a Trastevere. I due giovani aggrediti, David Habib e Valerio Colantoni, stavano tornando a casa dopo aver assistito alla proiezione del film ‘First Reformed' in piazza San Cosimato, quando si sono sentiti chiamare. "Hai la maglietta del cinema America, sei antifascista, levatela subito e vattene di qua!", ha urlato uno degli aggressori. Uno dei ragazzi è stato colpito al volto con una bottiglia, l'altro con una testata che gli ha fratturato il setto nasale. I picchiatori sono poi fuggiti, facendo perdere le loro tracce. Sono stati poi rintracciati dalle forze dell'ordine, dopo che gli agenti della Digos li hanno identificati tramite la visione delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona.