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Ragazza morta per overdose, in casa trovato metadone: quali sono i rischi se assunto senza controllo

In casa del fidanzato di Camilla Sanvoisin sono state trovate ricette per il metadone. Una sostanza fondamentale per curare le persone dipendenti da stupefacenti, ma potenzialmente pericolosa se assunta senza controllo.
A cura di Natascia Grbic
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Camilla Sanvoisin
Camilla Sanvoisin

La procura della Repubblica di Roma ha disposto l'autopsia sulla salma di Camilla Sanvoisin, la giovane di 25 anni deceduta molto probabilmente in seguito a un'overdose. Secondo le prime ipotesi, fatale per la 25enne potrebbe essere stato l'uso di eroina, ma non è escluso che sia stata un'overdose di metadone a ucciderla. In casa, infatti, erano presenti varie ricette a nome del fidanzato, anche se sembra l'oppioide fosse molto più di quello prescritto dai medici.

Il metadone è un oppioide sintetico che viene usato per curare persone dipendenti da sostanze stupefacenti. Si tratta di un farmaco essenziale nel trattamento delle dipendenze, che però deve essere usato sotto stretto controllo medico. Anche il metadone infatti, proprio come l'eroina, dà assuefazione e dipendenza, motivo per il quale si deve usare rispettando in modo preciso le quantità indicate per l'assunzione. In una persona il cui corpo non è abituato ad assumere oppiacei, è molto pericoloso: la sua assunzione, quando non controllata e non indicata, può portare a conseguenze devastanti e anche alla morte nei casi più gravi. La posologia, inoltre, varia da persona a persona, e assumerne una quantità superiore a quella indicata può essere pericoloso anche a chi è già resistente agli oppiacei.

Nonostante la sua comprovata utilità nell'aiutare persone affette da dipendenze, il metadone non è affatto un farmaco da sottovalutare. Nel caso in cui se ne assumano quantità eccessive, può portare a depressione respiratoria e arresto cardiaco. Questo può succedere sia nelle persone che già sono resistenti agli oppiacei perché dipendenti, ma accade a maggior ragione nel caso in cui si usi il metadone senza nessun controllo. Nel caso di Sanvoisin sarà l'autopsia a confermarlo, ma non sarebbe la prima volta che ragazzi anche molto giovani perdono la vita per un'overdose da metadone. La scarsa informazione su queste sostanze, unito allo stigma per chi ha problemi di tossicodipendenza, fanno sì che non si conoscano in modo adeguato le reazioni avverse in cui si può incorrere, portando poi a tragedie di questo tipo.

Nel caso di Camilla Sanvoisin, la procura indaga come morte in conseguenza di altro reato. Il fidanzato è stato arrestato e poi rilasciato, ora è denunciato a piede libero. La polizia sta cercando il pusher che ha venduto la droga ai due ragazzi, oltre a capire se il giovane fosse in cura presso qualche Sert date le prescrizioni di metadone trovate nella sua abitazione.

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