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Ragazza allontanata dalla classe per aver indossato un top: “Sei nuda”

Una ragazza sarebbe stata fatta uscire dalla classe perché indossava un top. A denunciare l’accaduto, gli studenti del collettivo Osa.
A cura di Natascia Grbic
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Una studentessa sarebbe stata fatta uscire dalla classe perché indossava un top. A denunciare l'accaduto, i ragazzi di Opposizione studentesca d’alternativa (Osa) tramite un post su Instagram. "Oggi (ieri, N.d.R.) è avvenuto l'ennesimo ignobile atto discriminatorio all'interno di un istituto romano ai danni di una nostra compagna del liceo artistico Caravaggio – scrivono gli studenti in un comunicato – Infatti una nostra compagna dopo essere stata accusata da una professoressa di essersi vestita in maniera troppo ‘provocante' è stata allontana dalla classe impedendole di fatto di seguire la lezione, negandole di fatto il diritto allo studio, venendo inoltre rimproverata di fronte a tutta la sua classe".

La docente avrebbe accompagnato la studentessa dalla preside. Anche quest'ultima avrebbe criticato il suo abbigliamento, accusandola di essere vestita in modo non consono alla scuola. "Rifiutiamo categoricamente un atteggiamento, frutto di un sistema sociale che di natura si basa sulle discriminazioni e nega i diritti", dichiarano gli studenti, che da mesi si mobilitano contro il dress code imposto negli istituti. Solo qualche settimana fa una ragazza del liceo Righi è stata apostrofata da una professoressa con epiteti offensivi perché aveva la pancia scoperta. "Non stai sulla Salaria", la frase infelice pronunciata dalla docente, che ha scatenato una vera e propria mobilitazione degli studenti romani, che rifiutano di essere giudicati per come decidono di vestirsi. Il caso è arrivato fino alla Regione Lazio, dove si è svolta un'audizione alla presenza delle consigliere Marta Bonafoni ed Eleonora Mattia. La docente in questione non ha ritenuto di doversi scusare.

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