Ragazza aggredita da cani pastore sul Cammino dei Briganti: morsa alle gambe, ricoverata in ospedale
Una ragazza è stata aggredita da tre cani a guardia di un gregge sul Cammino dei Briganti, un sentiero tra Lazio e Abruzzo lungo circa 100 chilometri che attrae ogni anni tantissimi visitatori. L'episodio, avvenuto il 7 settembre, è stato raccontato dagli organizzatori stessi, che hanno pubblicato sulla loro pagina la testimonianza della donna insieme alle foto che testimoniano l'aggressione. La giovane è stata morsa alle gambe e alle natiche: a causa delle ferite riportate è stata ricoverata all'ospedale di Rieti, dove è stata medicata dai medici. Subito dopo ha sporto denuncia ai carabinieri: i tre cani che sorvegliavano il gregge, infatti, erano incustoditi e a quanto pare non c'era il pastore nelle vicinanze.
"Sabato 7 settembre, poco prima delle 12:00, tra Borgorose e Spedino sono stata aggredita da 3 cani da pastore (di cui un pastore maremmano abruzzese) lasciati incustoditi a sorvegliare un gregge – racconta la ragazza – Non sono passata in mezzo al gregge, ho visto un cane in lontananza e ho pensato fosse prudente allontanarmi. Ma tempo qualche secondo mi sono trovata i tre cani addosso. Mi sono riparata il collo con le mani, sguardo basso e ho iniziato ad indietreggiare, ma non è bastato, si sono comunque attaccati alle gambe. Ho vari morsi: un morso al polpaccio esterno e interno, e altri morsi sul sedere e coscia alta. Sono stata portata all'ospedale di Rieti. Ringrazio il corpo dei vigili del fuoco, l'ARES 118 e tutta la rete del cammino dei Briganti che mi ha supportata in questo incidente, ma per quanto a me sia andata relativamente bene queste cose non dovrebbero capitare. Ho sporto denuncia con la speranza che questi cammini possano essere per tutti un'esperienza sicura".
Il post della ragazza ha attirato tantissima solidarietà. Molte sono le persone che hanno denunciato di essersi trovate in situazioni simili, mentre altre hanno dichiarato di aver rinunciato a fare escursioni in mezzo alla natura proprio per paura di trovarsi davanti cani da guardiania lasciati liberi.