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Raduno dei neofascisti europei a Roma: hotel ritira disponibilità a ospitare il convegno di Forza Nuova

Il convegno si sarebbe dovuto tenere il 26 gennaio all’hotel St. Martin a Roma. Attese formazioni neofasciste da tutta Europa per l’assemblea organizzata da Forza Nuova.
A cura di Natascia Grbic
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L'albergo che avrebbe dovuto ospitare il convegno organizzato da Forza Nuova il 26 gennaio a Roma, ha revocato la propria disponibilità. La struttura, che non sarebbe stata a conoscenza della matrice neofascista del partito, ha fatto sapere di non essere più disposta ad ospitare l'appuntamento. L'iniziativa, che avrebbe richiamato organizzazioni di estrema destra provenienti da tutta Europa, era stata organizzata provocatoriamente 24 ore prima il Giorno della Memoria. Una decisione che aveva sollevato un'ondata di polemiche e indignazione, con la richiesta di intervento delle istituzioni al fine di vietare l'adunata.

Roberto Fiore, leader di Forza Nuova, è presidente dell'Alliance for Peace and Freedom, sigla che al suo interno raccoglie le formazioni europee neofasciste e di estrema destra. Il convegno chiamato "Europa. Una, libera, sovrana", secondo l'intento dei suoi ideatori, avrebbe dovuto ‘rifondare' il movimento nazionalista "dopo una gravissima repressione che ha colpito le rappresentanze greche (Alba Dorata), slovacche, spagnole e la stessa Forza Nuova con i fatti del 9 ottobre". Ossia l'assalto alla Cgil costato l'arresto a numerosi militanti neofascisti.

L'intervento di Anpi e Cgil

E a chiedere l'intervento del prefetto per vietare l'adunata era stato lo stesso sindacato. "L’evento, organizzato da Forza Nuova, i cui leader sono stati condannati per aver guidato l’assalto alla sede della Cgil il 9 ottobre 2021, appare fissato in modo deliberatamente provocatorio alla vigilia del Giorno della Memoria – le parole del segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio, Natale Di Cola – Rivolgiamo un appello al Prefetto di Roma affinché impedisca questo raduno e chiediamo alle istituzioni una risposta ferma, a partire dallo scioglimento delle organizzazioni di matrice fascista e nazista, che continuano a rappresentare una minaccia per la democrazia nel nostro Paese”.

Sul caso era intervenuta anche l'Anpi: "Nel giorno della vigilia del Giorno della Memoria, a Roma, città Medaglia d'Oro al Valore Militare per i fatti della Resistenza e della Guerra di Liberazione, nazifascisti di tutta Europa vorrebbero adunarsi per approfittare dell'onda e del vento che percepiscono favorevoli. A chiamarli è l'organizzazione guidata da un pregiudicato. Le formazioni nazifasciste che rappresentano ospiti e ospitanti sono vietate dalla nostra Costituzione, sono in dichiarato conflitto con le ragioni di democrazia, libertà e uguaglianza su cui è stata ricostruita l'Europa stessa, nata dopo il disastro della II Guerra. Il Comitato Nazionale dell'Anpi si unisce a tutte le forze politiche, sindacali e sociali che chiedono alle istituzioni di vietare siffatto raduno, pericoloso per i cittadini e l'ordine pubblico, potenzialmente eversivo. Richiamano le stesse Istituzioni, che hanno giurato fedeltà alla Costituzione, ad applicare le leggi in vigore: si sciolgano tutte le organizzazioni che si richiamano al fascismo e al nazismo".

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