Quando si accendono i riscaldamenti a Roma e nel Lazio: le nuove date
La stagione invernale è arrivata e stiamo iniziando a sentire la necessità di accendere i riscaldamenti, per contrastare il freddo. Per l'accensione dei riscaldamenti l'Italia è regolata a zone: dalla A, quella con il clima più caldo, alla F, con il più freddo. E più i territori hanno un clima freddo, maggiore sarà il numero di giorni e ore in cui è permesso lasciare i riscaldamenti accesi: Roma e il Lazio, nello specifico, appartengono in gran parte alla zona D. Qui i termosifoni potranno essere accesi a partire dall'8 novembre al 7 aprile per un massimo di 11 ore al giorno. Diversamente dalle date stabilite, però, i riscaldamenti della città di Roma saranno regolati in base a nuove date, comunicate con le ordinanze firmate dal sindaco Gualtieri: dal 14 novembre sarà possibile accendere i termosifoni per quattro ore al giorno, mentre dal 21 si apre l'intera stagione dei riscaldamenti.
Quest'anno, ancora più che gli anni scorsi, c'è molta apprensione quando si tratta di riscaldamenti: oltre ai rincari in bolletta, lo scorso 6 ottobre, il ministro Cingolani ha firmato il decreto per limitare i consumi. Nel nuovo piano del governo, inoltre, è stabilito anche, in caso di riscaldamento centralizzato, a quanti gradi impostare i termosifoni nel corso dell'inverno: secondo le nuove direttive, è necessario abbassare i riscaldamenti di un grado. Scopriamo allora come funziona l'accensione dei riscaldamenti.
L'ultima ordinanza di Gualtieri: le nuove date per i riscaldamenti a Roma
A Roma, come anticipato, le date e gli orari di accensione dei riscaldamenti sono diversi rispetto agli altri territori che si trovano nella zona D. Dopo aver posticipato le date di accensione dei riscaldamenti al 28 novembre con una prima ordinanza (quella firmata il 6 novembre scorso), il sindaco Roberto Gualtieri ne ha emanata una nuova con la quale permette ai cittadini e alle cittadine di Roma di accendere i riscaldamenti prima della data scelta. I termosifoni potranno essere accesi dal 21 novembre, ma già da lunedì 14 novembre ci sarà la possibilità di avere i riscaldamenti accesi per quattro ore al giorno, nell'orario compreso fra le 5 e le 23.
Confermata, invece, la data di spegnimento dei riscaldamenti nella capitale, già fissata al 31 marzo 2023: la stagione dei riscaldamenti si concluderà con qualche giorno di anticipo rispetto agli anni scorsi, quando era prevista l'accensione fino al 12 aprile. La temperatura dei riscaldamenti, però, si fermerà ad un grado centigrado in meno rispetto a quanto accadeva negli anni scorsi. Le ore giornaliere permesse di accensione a partire dal 21 novembre, però, dalle 12 degli anni scorsi passano ad un massimo di 10. La temperatura dei riscaldamenti, invece, si fermerà ad un grado centigrado in meno rispetto a quanto accadeva negli anni scorsi. Il freddo che sta raggiungendo la regione Lazio e la capitale in questi ultimi giorni ha fatto cambiare idea al sindaco che ha emanato una nuova ordinanza e ha anticipato la data di qualche settimana.
Nella regione, però, non sono pochi i comuni che, invece, si trovano in una fascia diversa dalla D, soprattutto nelle zone costiere su quelle appenniniche: in questo caso, come vedremo in seguito, appartengono ad altre fasce di accensione.
Quando accendono i termosifoni le città nel Lazio in zona C, D, E e F
Sebbene la regione Lazio rientri per la maggior parte nella fascia D, alcuni comuni fanno eccezione. È il caso, ad esempio, di alcuni fra quelli che si trovano in provincia di Latina e di Frosinone: soprattutto nei comuni più vicini alla zona costiera le temperature sono più miti e alcuni comuni si trovano in zona C, con riscaldamento acceso 9 ore al giorno dal 22 novembre al 23 marzo. Oltre alle isole e la stessa Latina, anche Gaeta, Aprilia, Fondi, Formia, Sabaudia, San Felice Circeo, Sperlonga e Terracina si trovano nella fascia C mentre, fra quelli in provincia di Frosinone, appartengono alla fascia C Aquino e Cassino.
Frosinone, ma anche Fumone, Arpino e Sora sono fra quei comuni che si trova in fascia E, nella zona con meno limitazioni: qui il riscaldamento resta acceso 13 ore al giorno dal 22 ottobre al 7 aprile. Rocca Massima, Bassiano e Capodimonte sono i comuni che si trovano in fascia E in provincia di Latina; ma non mancano esempi in provincia di Roma: è il caso di Allumiere, Palestrina, Poli e Roccapriora. Molti i comuni in fascia E che si trovano in provincia di Viterbo, come Acquapendente, Bagnoregio, Bomarzo, Gradoli, Montefiascone, Soriano nel Cimino e Valentano, ma ancora di più sono quelli in provincia di Rieti: qui su 73 comuni, circa una cinquantina rientra nella fascia E.
Non sono pochi, però, neppure i comuni che appartengono alla fascia F, quella che contraddistingue le zone alpine e appenniniche, senza alcun limite per i riscaldamenti. Non a caso, i comuni interessati sono quelli di montagna: Amatrice, Cittareale, Collalto Sabino, Fiamignano, Marcetelli e Micigliano. In fascia F, infine, troviamo anche Cervara di Roma, in provincia della capitale.
Perché la data di accensione dei riscaldamenti è stata rinviata a Roma
La scelta di cambiare data di partenza per l'accensione dei riscaldamenti nella capitale è arrivata qualche giorno prima dell'8 novembre, data di inizio per la zona D. Oltre alle date e il numero di ore imposto dall'ordinanza, non sono pochi i condomini che stanno decidendo autonomamente le date in cui accendere e spegnere le caldaie centralizzate: in molti casi i riscaldamenti si accenderanno più tardi e, allo stesso modo, si spegneranno prima, già a partire da fine febbraio o metà marzo.