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Quando il nuovo commissario del Parco dei Castelli nominato da Rocca scriveva: “Morirò fascista”

“Ero, sono, morirò fascista. Onore a chi è caduto per l’idea”, scriveva nel 2012 Ivan Boccali, nominato pochi giorni fa commissario straordinario del Parco dei Castelli Romani.
A cura di Enrico Tata
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Dopo De Angelis e le sue frasi sulla strage di Bologna, ecco Ivan Boccali, il nuovo commissario straordinario del Parco dei Castelli Romani. Un altro caso che scuote l'amministrazione regionale guidata da Francesco Rocca. Nominato pochi giorni fa dal presidente della Regione Lazio, nel 2012 Boccali ha scritto su Facebook: "Ero, sono, morirò fascista". E ancora, si legge nel post pubblicato oggi da Marina De Ghantuz Cubbe sul quotidiano La Repubblica: "Essere fascista è un atteggiamento, un modo di essere, uno stile di vita. Non silega a simboli, persone o tempi storici, ma a sacri principi qualeFede, Onore, Fedeltà, Coraggio, Sacrificio. Onore a chi è caduto per l'idea".

Boccali non è nuovo a uscite di questo tipo. Nel 2017, per esempio, da consigliere comunale di Ciampino, Boccali scrisse questo post, sempre su Facebook: "Ancora incendio al Campo Rom “La Barbuta” di Ciampino. Ancora roghi tossici. Roma Sud e Castelli Romani ostaggi di questi selvaggi, primitivi, balordi. La politica buonista dell’integrazione ha fallito. Per quel Campo Nomadi l’unica soluzione è il NAPALM".

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Boccali, laurea in giurisprudenza, ex ufficiale delle forze armate, avvocato, è stato vice sindaco con delega al Patrimonio del Comune di Ciampino e vice presidente dell'Ente parco dei Monti Lucretili.

Queste le prime dichiarazioni di Boccali dopo aver ricevuto l'incarico da Rocca su proposta dell'assessore Giancarlo Righini: “Onorato del prestigioso e delicato incarico che gli è stato affidato, mettendosi subito al lavoro per la valorizzazione del Parco dei Castelli Romani, attraverso anche l’attrazione di risorse e finanziamenti, nel combattere i numerosi eventi di discariche abusive presenti sul territorio, al fine di rendere tale Parco l’orgoglio delle comunità ivi insistenti e far conoscere tale Ente anche nelle scuole, attraverso iniziative specifiche, per portare a conoscenza dei più giovani le meraviglie del Parco ed educare i giovani al rispetto ed allo sviluppo del territorio”.

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