Quando il Lazio diventerà zona arancione: rischio ‘alto’, passaggio quasi inevitabile
L'assessore D'Amato non l'ha escluso: il Lazio potrebbe passare in zona arancione. Non adesso e neanche, quasi sicuramente, fra una settimana. Ma i ricoveri continueranno a crescere e raggiungeranno presto le soglie critiche fissate dal governo per il cambio di colorazione. L'indice Rt ospedaliero del Lazio, che misura l'andamento dell'epidemia in funzione dei ricoveri, è attualmente pari a 1.06 (quindi superiore a 1, ma non di molto. Significa che il numero dei ricoveri aumenterà lievemente rispetto al numero attuale, almeno la prossima settimana). La classificazione complessiva del rischio è ‘alta' per il Lazio e ci sono dal 5 al 50 per cento di possibilità di arrivare alla soglia del 40 per cento rispetto all'occupazione dei reparti ordinari degli ospedali.
D'Amato ieri ha dichiarato: "Lazio in zona arancione? Al momento no anche se i rischi ci sono sempre perché sono paramenti legati all'incidenza e alla pressione della rete ospedaliera. Al momento non intravedo questa possibilità anche se non possiamo escluderla sicuramente. La situazione è in incremento, abbiamo un'incidenza che aumenta. Pertanto la strada maestra rimane quella di correre con i vaccini. Oggi i 2/3 di ricoveri per Covid sono posti occupati da chi non si è vaccinato".
Lazio resta in zona gialla: i dati
Come ricordato, non è previsto il passaggio del Lazio in zona arancione almeno per le prossime due settimane. Questo perché il cambio di colore diventa automatico quando l'incidenza supera i 150 contagi ogni 100mila abitanti (parametro abbondantemente superato. Nel Lazio l'incidenza è attualmente a quota 1300 casi ogni 100mila abitanti), i posti letto occupati in terapia intensiva sono più del 20 per cento e quelli nelle aree mediche sono più del 30 per cento. Attualmente il tasso di occupazione delle terapie intensive è nel Lazio pari al 15,5 per cento e quello dei reparti ordinari è al 21,4 per cento, rispettivamente con 184 e 1371 pazienti ricoverati. Per arrivare al 20 per cento di posti letto occupati in terapia intensiva occorre raggiungere quota 237 pazienti ricoverati, più 50 rispetto ad ora. Per raggiungere il 30 per cento di posti letto occupati nei reparti ordinari, occorre superare quota 1920 ricoveri, cioè 549 in più. Nelle ultime due settimane i ricoveri ospedalieri sono cresciuti di 200 unità in sette giorni e le terapie intensive di circa 30 in sette giorni.
Quando il Lazio passerà in zona arancione: la data
A questo ritmo, il Lazio passerà in zona arancione alla fine di gennaio, probabilmente lunedì 31 gennaio. Questa previsione, ovviamente, è valida soltanto se verrà mantenuto il ritmo attuale di incremento dei ricoveri (che nelle ultime settimane, come si può vedere dal grafico, è già cresciuto). La speranza è che le nuove misure restrittive imposte dal governo (l'obbligo di vaccinazione, di utilizzo delle mascherine Ffp2 e l'estensione del super green pass) e l'incremento delle somministrazioni dei richiami del vaccino possa piegare la curva. Viceversa, negli ultimi giorni si sta assistendo a una vera e propria impennata nei contagi e i risvolti ospedalieri di questo aumento si vedranno soltanto nei prossimi giorni. Il picco di questa quarta ondata della pandemia, come detto, ancora non è stato raggiunto e i numeri sono destinati, almeno per tutta la prossima settimana, a crescere.
Le regole della zona arancione: cosa cambia rispetto alla zona gialla
Per i vaccinati praticamente non cambieranno con il passaggio in zona arancione, dopo le misure inserite dal governo nell'ultimo decreto Covid. La differenza principale tra zona gialla e arancione sarà valida per i cittadini non vaccinati. Per loro cambieranno le regole per gli spostamenti al di fuori del loro comune, che potranno avvenire soltanto per motivi di salute, di necessità e di lavoro.
Qua tutte le regole aggiornate valide in zona gialla e in zona arancione.