Quando finirà la nuova ondata di caldo a Roma, le previsioni di Giuliacci: “Oltre 40°C in centro”
La nuova ondata di calore che ci aspetta sarà ancora più calda di quella che ci siamo messi alle spalle. Inizierà oggi e terminerà probabilmente entro la fine del mese. Saranno due settimane con valori altissimi, spiega a Fanpage.it il colonnello Mario Giuliacci, e a Roma, nelle zone interne della città, verranno sicuramente toccati i 40 gradi. "Un'ondata di calore che sarà ancora più eccezionale rispetto a quella precedente, seppure avrà più o meno la stessa durata".
L'apice del caldo, prevede Giuliacci, ci sarà nei giorni compresi tra mercoledì 20 luglio e sabato 23 luglio: "Quasi tutta l'Italia avrà temperature comprese tra 35 e 37 gradi nelle zone interne, tranne la Liguria e un po' le coste. Ci saranno punte di 38-40 gradi sulla Lombardia, sull'Emilia, Marche, Lazio, Puglia, Lucania e Isole maggiori. Queste saranno le Regioni più bastonate". Dal 24 luglio, sostiene il colonnello, i valori cominceranno a scendere, ma resteranno comunque elevati (33 gradi al Centro Nord). Intorno alla fine del mese le temperature rientreranno su valori normali, cioè tra 28 e 32 gradi.
Caldo record nel centro di Roma
Come detto, a Roma ci saranno picchi di caldo superiore a 40 gradi. "Sto parlando delle zone interne della città. Dovete immaginare che in queste zone la temperatura è di circa 4 gradi più alta rispetto alle periferie. Quando sostengo che a Roma faranno 36 gradi, sto parlando di valori misurati non all'interno della città, ma all'esterno. In centro dovremo aggiungerne circa 4 in più. I 40 gradi verranno quindi raggiunti sicuramente a Roma e in tutte le città del Centro Nord: Milano, Bologna, Torino, Perugia e altre. Ma anche al Sud, a Bari per esempio, e sulle isole, come a Nuoro, nelle zone interne della sardegna".
Perché nel centro di Roma fa più caldo
Perché in città fa più caldo? La spiegazione è semplice, secondo Giuliacci: "È colpa del motore dei condizionatori e dell'effetto canyon, che si verifica quando il sole colpisce la facciata di una strada, poi rimbalza su un'altra facciata, rimbalza ancora e ancora e alla fine il raggio solare viene catturato in toto. Si chiama ‘effetto canyon'. Nelle zone rurali, questo ovviamente non accade".
Rischio nuovi incendi con l'ondata di calore
Il grande caldo in arrivo alimenterà anche gli incendi e già la città di Roma nelle scorse settimane è stata duramente colpita. "Già il suolo è secco, più si riscalda e più diventa secco e più il fogliame diventa secco. Direi che ci sono tutte le condizioni ideali per gli incendi. Auguriamoci che non ci si metta anche il vento, perché poi se c'è anche il vento gli incendi sono più difficili da domare. Più dura la siccità e più l'evento incendio è probabile", avverte il colonnello.