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Aggiornamenti sul caso Emanuela Orlandi

Quali sono le due nuove piste che hanno riaperto il caso della scomparsa di Emanuela Orlandi

Le ultime novità sul caso di Emanuela Orlandi: la lettera inviata da Ali Agca a Pietro Orlandi e gli audio che chiamano in causa, ancora una volta, la Banda della Magliana.
A cura di Enrico Tata
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Sono due le novità che hanno riaperto questa settimana il dibattito pubblico sulla scomparsa di Emanuela Orlandi, sparita nel nulla 22 giugno 1983. La prima è relativa a due audio che rimettono al centro la pista della pedofilia in Vaticano e della Banda della Magliana. La seconda, una lettera di Ali Agca al fratello di Emanuela, Pietro, parla della possibilità di un intrigo internazionale come spiegazione, con il rapimento della ragazza collegato all'attentato a Papa Giovanni Paolo II.

La prima pista: la lettera di Ali Agca a Pietro Orlandi

In una lettera inviata a novembre a Pietro Orlandi, Ali Agca, l'autore dell'attentato a Giovanni Paolo II, ha detto che il mandante del rapimento si trova all'interno del Vaticano. Parla di un dossier all'interno del Vaticano e sostiene che il rapimento di Emanuela sia legato all'attentato. In carcere, sostiene, ha incontrato il Papa che gli disse di accusare l'Unione Sovietica, in particolare i bulgari e il Kgb, come mandante del suo gesto. In cambio, il Papa gli avrebbe promesso la scarcerazione. Il presidente della Repubblica, Sandro Pertini, non ne volle sapere nulla e il rapimento di Emanuela Orlandi, in questo senso, sarebbe stato un modo di convincere lo Stato italiano a liberare Agca.

Scrive Ali Agca nella lettera:

"Papa Wojtyla credeva profondamente nel Terzo Segreto di Fatima e credeva anche nella missione che Dio gli assegnava, ovvero la conversione della RussiaWojtyla in persona voleva che io accusassi i Servizi segreti bulgari e quindi il Kgb sovietico. Il premio per la mia collaborazione, che loro mi offrirono e che io pretendevo, era la liberazione in due anni. Io potevo essere liberato tuttavia solo a condizione che il presidente Sandro Pertini mi concedesse la grazia ed esattamente per questa ragione Emanuela e Mirella vennero rapite".

La telefonata di Agca ad Atlantide di Andrea Purgatori

Andrea Purgatori ha ricevuto in diretta ad Atlantide, la trasmissione di La 7, una telefonata di Ali Agca in cui l'uomo cerca confusamente di spiegare le sue tesi: "Da quarant'anni si ripetono sempre le stesse cose. Quando non c'è la verità, quando c'è la menzogna che continua, questo può danneggiare sia il Vaticano che Emanuela Orlandi. Le menzogne sono questa storia del sesso, del banco ambrosiano, oppure i riti diabolici di cui parla padre Amorth. C'è solo una verità, una sola: Emanuela è collegata con il terzo segreto di Fatima. Un gruppo di persone dentro il Vaticano hanno organizzato questo intrigo, fatto di servizi segreti e poteri occulti. A che cosa doveva servire il rapimento di Emanuela Orlandi? Soltanto per ottenere la mia liberazione.  Se qualcuno in Vaticano volesse, Emanuela tornerebbe a casa anche domani. Secondo me Emanuela è ancora viva". Insomma, secondo Ali Agca tutto è collegato all'attentato da lui commesso a Papa Giovanni Paolo II e non c'entrano niente né i soldi del Vaticano, né la banda della Magliana o un presunto scandalo sessuale con il rapimento di Emanuela Orlandi.

Pietro Orlandi, pur sollevando dubbi sulla ricostruzione di Ali Agca, ha dichiarato: "Ho sempre sostenuto che la responsabilità di quanto successo ad Emanuela parte in Vaticano, che Papa Giovanni Paolo II era a conoscenza del fatto e lo sono anche Ratzinger e papa Francesco. all'interno del Vaticano c'è un fascicolo, un dossier che racconta quella verità, che non viene raccontata perché è pericolosa per l'immagine del Vaticano".

La seconda pista: gli audio che collegano il rapimento alla Banda della Magliana

Negli ultimi giorni è spuntata un'altra pista e cioè due audio che riportano al centro la Banda della Magliana. Si tratta di un'esclusiva del Riformista e del blog Notte Criminali e si tratta di frasi di un socio di Enrico De Pedis, detto Renatino, il boss della Banda. Secondo questo testimone De Pedis è stato sepolto all'interno della cripta della basilica di Sant'Apollinare a Roma come ringraziamento per l'opera svolta. In pratica il Vaticano si rivolse alla banda per coprire uno scandalo di pedofilia scoppiato all'interno della Chiesa e per questo fu rapita Emanuela Orlandi.

"De Pedis è stato sepolto lì per grazia ricevuta, ma non per quello che dice quella pazza della Minardi. BEEP BEEP BEEP (nomi nascosti ndr) pure insieme se le portava a letto. Quando è diventata una cosa, una schifezza, il segretario di Stato ha deciso di intervenire e si è rivolto ai cappellani del carcere. Questi non hanno fatto altro che chiamare De Pedis e dirgli sta succedendo questo, ci puoi dare una mano? Il resto sono tutte cazzate", si sente nell'audio pubblicato. Questo documento inedito chiama direttamente in causa Papa Giovanni Paolo II e l'ex segretario di Stato Casaroli. Parla di uno scandalo sessuale e chiama ancora una volta in causa la Banda della Magliana, così come hanno fatto già Sabrina Minardi, l'ex compagna di De Pedis che si è autoaccusata di aver riportato Emanuela Orlandi in Vaticano, e anche Antonio Mancini, ex membro della banda che disse di aver saputo in carcere che la Banda aveva partecipato al rapimento.

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