Qatargate, Gualtieri risponde a indiscrezioni di stampa: “Articolo vergognoso e falso su di me”
Il Qatargate, lo scandalo corruzione all'interno del Parlamento Europeo, vede come protagonista non solo il Paese che sta ospitando i Mondiali di Calcio, ma anche il Marocco. Secondo quanto riporta la Repubblica, anche i servizi segreti di Rabat avrebbero cercato di influenzare e condizionare l'Unione Europea.
Nella lista dei cosiddetti ‘amici del Marocco', stilata dai servizi segreti occidentali e finita nell'inchiesta, ci sarebbe anche il nome del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, secondo un'articolo del quotidiano La Verità a firma Giacomo Amadori e François De Tonquédec. Il primo cittadino della Capitale è stato europarlamentare dal 2009 al 2019 e dal 2014 presidente della Commissione per i problemi economici e monetari del Parlamento europeo.
Gualtieri: "Articolo falso e vergognoso"
Un'accusa, questa, che Gualtieri ha rispedito al mittente con un duro comunicato stampa in ha annunciato di rivolgersi agli avvocati per tutelare la sua immagine: "È falso e vergognoso quanto pubblicato oggi dal quotidiano "La Verità" dal titolo: "Euroscandalo, c'è anche Gualtieri", che associa in modo del tutto improprio il mio nome a uno scandalo, a un’indagine e a condotte criminose a cui sono del tutto estraneo. L'unica risposta che merita è quella legale a tutela del mio ruolo e della mia onorabilità. Pertanto ho dato mandato al mio legale di valutare la rilevanza penale dell'articolo per una querela al giornale".
Cosa dice l'articolo de La Verità su Gualtieri
Oltre alla presenza di Gualtieri in questo presunto elenco, la Verità fa riferimento, per collegare il sindaco ad Antonio Panzieri e al Marocco, ad un evento organizzato nel 2011 dal Gruppo dell'Alleanza progressista dei Socialisti & Democratici al Parlamento Europeo con il sostegno della Delegazione del Partito Democratico e del Parlamento europeo dal titolo "Il Mediterraneo verso la democrazia". Presenti, tra gli altri, Antonio Panzieri, Andrea Cozzolino (un altro europarlamentare finito nell'inchiesta ma attualmente non indagato), Roberto Gualtieri e Massimo D'Alema. Non è chiaro in che modo dovrebbe essere questa una prova di un sospetto collegamento tra Gualtieri e Panzieri. Occasioni di contatti tra i due, infatti, probabilmente ci sono stati in passato, essendo stati entrambi all'epoca importanti rappresentanti del Partito democratico in Europa e certamente vicini all'area culturale di Massimo D'Alema. Ma questo non sembra suggerire altro, almeno per il momento, che un normale rapporto tra colleghi di partito.