Provano a prelevare allo sportello con un bancomat appena rubato: arrestati due trentenni
Due uomini, di 33 e 34 anni, sono stati fermati con l’accusa di furto e indebito utilizzo di carte di credito. L’arresto è stato in seguito convalidato e i due, entrambi cittadini sudamericani, si trovano ora agli arresti domiciliari.
Passando nei pressi di via di Bravetta (XII Municipio di Roma), l’attenzione degli agenti della Polizia di Stato è stata catturata dalla macchina all’interno della quale si trovavano i due giovani, uno dei quali già noto alle forze dell’ordine.
I poliziotti hanno quindi deciso di seguire la vettura, che li ha condotti in circonvallazione Cornelia (quartiere XIII Aurelio), di fronte a un ufficio postale. A quel punto l’uomo che viaggiava dal lato del passeggero, col volto parzialmente coperto da una mascherina chirurgica, si è recato allo sportello automatico, dove ha inserito un bancomat.
Insospettiti, gli agenti hanno atteso la fine dell’operazione e, prima che i due potessero ripartire, sono intervenuti per un controllo. All’interno della macchina era presente un variegato bottino: oltre a svariate carte fedeltà di negozi di cosmetici ed elettronica, i poliziotti hanno trovato un cellulare, dei fogli con dei nomi e i relativi numeri di telefono, una tessera sanitaria appartenente a una donna e 145 euro in contanti.
Sono subito scattate le verifiche, dalle quali è emerso che i due avevano precedentemente rubato la borsa di una signora e stavano quindi cercando di prelevare i soldi contenuti nella carta. La proprietaria della borsetta si era già recata a sporgere denuncia per il furto e l’identikit che aveva fornito agli agenti corrispondeva a quello degli individui fermati.
Secondo le ricostruzioni, i due avrebbero affiancato con la loro auto quella della donna: mentre uno dei due la distraeva chiedendole informazioni, l’altro era sceso dalla vettura e le aveva sottratto la borsa. Tessere, cellulare, bancomat e contanti presenti nell’auto dei presunti autori del furto erano quindi di proprietà della signora derubata.
La vicenda è stata velocemente risolta: la refurtiva è stata restituita alla legittima proprietaria, mentre i due uomini si trovano ora agli arresti domiciliari in attesa della fine delle indagini preliminari.