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Protesta nel carcere minorile di Casal del Marmo: celle incendiate e un detenuto ferito

Ancora proteste nell’istituto penitenziario minorile di Casal del Marmo a Roma dove nella notte è scoppiata una nuova protesta: un detenuto in ospedale, aveva ingerito vetro.
A cura di Beatrice Tominic
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Carcere minorile di Casal del Marmo, foto di Antigone.
Carcere minorile di Casal del Marmo, foto di Antigone.

Ancora disordini nell'Istituto Penitenziario Minorile di Casal del Marmo dopo quelli della scorsa domenica. La protesta da parte dei ragazzi ospiti della struttura è scoppiata nella notte, fra martedì 10 e mercoledì 11 settembre. Diversi gli incendi appiccati nelle celle dell'istituto (alcune delle quali oggi fuori uso), diverse le aggressioni agli agenti della polizia penitenziaria, come ha fatto sapere l segretario generale Fns Cisl Lazio, Massimo Costantino.  Feriti anche fra i detenuti: uno di loro è stato trasportato d'urgenza in ospedale per aver ingerito del vetro.

Alla base della rivolta, le condizioni pessime e precarie in cui i giovani e giovanissimi detenuti sono costretti a vivere, senza circuiti differenziati per chi ne avrebbe bisogno e con un grande sovraffollamento: "Vivono in 70 in spazi programmati per 50 persone".

La protesta nel carcere minorile: "Situazione fuori controllo"

Non appena appreso dell'accaduto non ha tardato ad arrivare il commento dell'assessore alla Sicurezza urbana, alla Polizia locale, agli Enti locali, all’Università della Regione Lazio, Luisa Regimenti. "Esprimo piena solidarietà al direttore dell’Istituto penale minorile di Casal del Marmo Giuseppe Chiodo, agli agenti di polizia penitenziaria e a tutti gli operatori della struttura per l’ennesimo grave episodio occorso nella struttura, una escalation di violenza e aggressività che preoccupa e rende sempre più difficile la gestione della popolazione detenuta del carcere minorile – ha fatto sapere con una nota – È importante che tutte le Istituzioni lavorino per rafforzare la finalità educativa e risocializzante della pena, soprattutto in ambito minorile, e consentire ad agenti e educatori lo svolgimento in serenità delle loro mansioni, su questo continueremo a lavorare".

Protesta in carcere: i problemi delle celle

"La situazione è sempre più esplosiva nel carcere minorile – ha dichiarato Costantino – Siamo davanti ad un'escalation di violenza mentre i pochi poliziotti rimasti sono costretti a turni massacranti senza turn over o nuove unità". Nella nota il sindacato, però, non manca di sottolineare la precarietà e le condizioni in cui vivono i detenuti: "Risultano 70 detenuti mentre ve ne dovrebbero essere circa 50 – si legge ancora – Mancano circuiti differenziati per chi soffre di psicopatologie problemi di dipendenza ed altre patologie o per chi appartiene a diverse culture ed etnie contribuirebbe ad alzare il livello di tensione".

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