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Protesta al liceo Plauto, studenti spintonati e presi per il collo dalla polizia: due fermi

La polizia ha fermato due ragazzi durante una protesta avvenuta davanti il liceo Plauto, a Spinaceto. Un presidio di solidarietà si sta svolgendo ora davanti la scuola.
A cura di Natascia Grbic
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Due ragazzi sono stati fermati questa mattina davanti al liceo Plauto in seguito a una protesta organizzata dagli studenti. Le forze dell'ordine hanno aperto il cancello, chiuso con una catena, e portato via due giovani che si trovavano lì davanti. Nel video diffuso dagli studenti si vede una giovane spintonata da un agente, mentre un altro ragazzo viene prima preso per il collo e poi spostato di peso. Secondo quanto riportato dal collettivo Osa, i due sono stati prima portati dalla polizia all'interno della scuola, e poi in commissariato. "Da mesi gli studenti sono in protesta a Roma tra picchetti, scioperi e manifestazioni. Mai nessuna risposta dalle istituzioni – scrivono gli studenti di Osa in un comunicato – Questa mattina, al liceo Plauto, di fronte alla richiesta di assemblea straordinaria, due nostri attivisti sono stati portati via dalla polizia e in questo momento sono chiusi dentro la scuola. È inaccettabile questo livello di repressione. Risponderemo con la lotta".

A Roma occupato anche il liceo Montale

Questa mattina gli studenti del liceo Montale hanno occupato la loro scuola. In un documento di nove pagine, i ragazzi spiegano quali sono le loro rivendicazioni: tra queste la revisione dell'orario, maggiore cautela per quanto riguarda l'insorgere di nuovi focolai, il permesso di usufruire delle aree esterne, maggiore informazione sulle norme anti-covid, più sportelli di ascolto per gli studenti, maggiore attenzione per i ragazzi con difficoltà nell'apprendimento, ecc… Ma ad occupare sono stati anche gli studenti del liceo Augusto, in zona Appio Tuscolano, che hanno occupato più o meno nello stesso momento del Montale. "Chiediamo che a scuola siano resi fruibili gli spazi di socialità, l'aula di musica, l'auletta autogestita, la biblioteca e che si aggiustino i bagni rotti e i termosifoni – spiegano gli studenti – Chiediamo uno sportello d'ascolto più efficiente, per contrastare tutti quei disturbi psicologici esponenzialmente aumentati tra i giovani dopo due anni di isolamento e didattica a distanza".

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