Professore morto dissanguato: tre medici condannati per omicidio colposo

Un anno di carcere è la condanna definitiva stabilita dal giudice nei confronti di tre medici ritenuti colpevoli di omicidio colposo per la morte di Enrico Guaraldo, sessantasettenne professore di Letteratura Francese all'Università di Tor Vergata e per anni collaboratore della Rai. Come riporta Il Corriere della Sera i chirurghi Manlio Cappa e Reanud Yung Bollens e l’anestesista Claudio Marcelli sono responsabili del decesso dell'uomo, colto da un'inarrestabile emorragia. Il processo è giunto così a conclusione dopo otto anni, il pubblico ministero Gabriella Maria Fazi aveva chiesto nei loro confronti due anni di reclusione. Assolti gli assistenti Andrea Ortensi e Maria Novella Picardi.
I medici non hanno individuato l'emorragia
I fatti risalgono all'aprile del 2013, quando il docente universitario si è sottoposto ad un intervento di resezione parziale di massa tumorale per via laparoscopica presso la clinica Villa Margherita di Roma. Il professore allora stava seguendo una terapia anticoagulante, sospesa troppo troppo tardi rispetto ai tempi dell'operazione. Secondo i giudici infatti, se i medici avessero agito tempestivamente, interrompendola, la morte di Guaraldo si sarebbe potuta evitare. Inoltre l'emorragia dopo l'intervento non è stata diagnosticata, né sono stati disposti accertamenti per individuarla, nonostante la comparsa dei sintomi. Trascorsi alcuni giorni il professore è morto.
Il ricordo del professor Enrico Guaraldo
Il professore Enrico Guaraldo è rimasto vivo nel ricordo dei suoi studenti, che affettuosamente e con grande stima per i suoi insegnamenti, hanno creato un gruppo Fabook nel quale hanno condiviso foto e aneddoti. Una studentessa scrive, pensando alle sue lezioni: "La primavera mi riporta inevitabilmente ai meravigliosi corsi del Sommo su Proust, a quella T29 inondata dal caldo sole di questa splendida stagione e in particolare a quel passo, "Le bain d'Albertine"…e allora eccoci trasportati da un'aula di università direttamente a Parigi, a quel sole che penetra dalle finestre dei bagni contigui di Albertine e del Narratore, a quel "Les douleurs sont des folles, et qui les écoute est encor plus fou". L'Università di Tor Vergata il 20 marzo del 2014 gli ha intitolato un'aula.