Profanato il cimitero della Rsi Nettuno: tre tombe rotte e due feretri rubati

Il cimitero dei militari della Rsi a Nettuno è stato profanato per mano di ignoti. Nella notte scorsa, tra giovedì e venerdì, hanno fatto irruzione all'interno del Campo della Memoria, portando via due bare e, armati di strumenti da scasso, hanno mandato in frantumi alcune lastre di marmo poste a chiusura dei fornetti. Ad accorgersi per primo del grave atto compiuto e a dare l'allerme è stato il custode del cimitero, che ha chiesto l'intervento urgente dei carabinieri. Sul posto ricevuta la segnalazione, sono intervenuti i militari della Compagnia di Anzio e del Nucleo Investigativo di Frascati, che hanno fatto un sopralluogo sul posto constatando il danno e che indagano sul caso. I carabinieri hanno cercato di capire se ci siano testimoni dell'evento, se i residenti nelle ore precedenti all'accaduto si siano accorti di movimenti strani e se ci siano telecamere di sorveglianza che possano aver immortalato veicoli sospetti nei pressi del cimitero. Le indagini sono in corso e al momento non si esclude alcuna pista.
Il Campo della Memoria era già stato profanato
Non è la prima volta che il cimitero militare di Nettuno viene profanato, ma è già successo anni fa, il 15 marzo del 2013, quando ignoti sono entrati al suo interno furtivamente e hanno rubato tutte le targhe di bronzo che riportavano i nomi dei caduti per la Patria. Costruito dal 1991, è stato inaugurato il 28 marzo 1993 come sacrario militare. Il Campo della Memoria è dedicato ai marò del battaglione ‘Barbarigo' e agli altri combattenti della Repubblica Sociale Italiana, che hanno perso la loro vita su vari fronti durante la Seconda Guerra Mondiale.