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Prof universitario a processo accusato di aver picchiato la figlia di 10 anni: “Solo calunnie”

Finito a processo con l’accusa di maltrattamenti nei confronti della figlia di 10 anni, nell’udienza di ieri il professore ha respinto tutte le accuse: “Sono fatti inesistenti”.
A cura di Beatrice Tominic
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Aggressioni fisiche e maltrattamenti psicologici per quasi un intero anno: tutto questo avrebbe dovuto subire una bambina di 10 anni da parte del padre, docente di un'università di Roma. Secondo quanto riporta la Repubblica, dovrà rispondere dell'accusa di maltrattamenti contro la figlia minorenne e di lesioni personali ai danni dell'ex moglie. Nell'udienza che si è tenuta ieri, il docente, oltre a respingere prontamente tutte le accuse, ha anche presentato l'analisi di una specialista secondo la quale il rapporto delle due, mamma e figlia, sarebbe malsano e teso ad escluderlo.

"La mia ex moglie mi accusa di percosse a lei e alla mia amata figlia, ma sono solo calunnie: quelli descritti sono fatti inesistenti – ha scritto in una nota sui social il docente – Stanno cercando di infangarmi come professionista e come docente universitario".

I maltrattamenti alla bambina

Secondo quanto ricostruito dai pm e riportato oggi dal quotidiano, la piccola più volte sarebbe stata aggredita dal padre fra il mese di giugno 2016 e quello di maggio del 2017. Schiaffi e percosse, ma in un'occasione le avrebbe anche girato il braccio provocandole un trauma dell'arto superiore con contrattura della spalla: "Le diceva che la madre, affetta da grave patologia, sarebbe morta", hanno scritto i magistrati nel capo d'imputazione. Secondo questa ricostruzione, sarebbe stata picchiata anche la mamma della piccola, ormai ex moglie del docente.

La separazione fra il professore e la moglie è stata complicata. Secondo gli inquirenti, la vita della piccola sarebbe cambiata proprio a seguito di questo evento. Vivendo con suo padre, la piccola avrebbe subito un brusco cambiamento delle abitudini e degli orari, ossia pranzando alle 15,30 – 16 e non facendole fare merende. Il cambiamento delle sue abitudini le avrebbe provocato ansia e paura tanto da sviluppare la sindrome del rifiuto della figura paterna.

L'appuntamento in aula

Ieri si è tenuta l'udienza del processo. Il docente, come spiegato dal suo legale ha reso interrogatorio davanti al pm: "Ha smentito tutte le accuse della procura". Oltre a questo, però, l'insegnante ha anche letto la relazione di una specialista che definisce collusiva e non sana la dinamica presente all'interno del rapporto fra madre e figlia che tenderebbe ad escludere il padre.

Toccherà al giudice fare chiarezza sulla vicenda e stabilire quale sia la verità. Nel frattempo, in attesa della sentenza, nell'udienza di giugno sarà ascoltata anche la seconda moglie del docente.

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