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Prof si attacca la soluzione della seconda prova sulla schiena durante la maturità: “Esame da rifare”

È successo al Liceo Peano di Roma. Per l’Ufficio Scolastico Regionale l’esame non è da rifare, ma i genitori degli studenti esclusi dall’aiuto della prof insistono. Intanto la docente rischia pesanti sanzioni disciplinari.
A cura di Redazione Roma
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Un conto è chiudere un occhio se gli studenti danno una sbirciatina o un suggerimento da un banco all'altro, magari nella speranza che qualcuno degli studenti meno bravi nella prova ne riceva un qualche beneficio, un altro è fornire la soluzione della seconda prova (in questo caso un problema matematico) dell'esame di maturità, appiccicandosi in bella mostra sulla schiena la soluzione dell'esercizio proposto. Tanto valeva che con più discrezione avesse fornito a tutti gli studenti della classe la soluzione.

La professoressa protagonista della vicenda, avvenuta nei giorni dell'esame di maturità dello scorso anno nel liceo Peano, alla periferia Sud della Capitale, ora rischia di finire nei guai e di essere sottoposta a un severo provvedimento disciplinare da parte dell'Ufficio Scolastico Regionale.

La vicenda è raccontata oggi sulle pagine del quotidiano la Repubblica. A denunciare il comportamento della professoressa alcuni genitori che hanno sollevato il caso presso gli organi competenti, chiedendo che la prova sia ripetuta. La prof infatti avrebbe favorito solo una parte degli studenti, facendo così arrabbiare chi non ha potuto avere accesso alla soluzione e facendo così esplodere il caso.

Le famiglie coinvolte hanno immediatamente chiesto giustizia. Una parte sostiene anche che l’esame debba essere ripetuto: di fatto la professoressa ha falsato l’andamento della prova e alcuni studenti sono stati avvantaggiati rispetto ad altri.

Al quotidiano la direttrice dell'Ufficio Scolastico Regionale, Anna Paola Sabatini, ha risposto alla denuncia dei genitori con "un'ispezione chiusa da qualche settimana", e che al momento non sono state “ravvisate le condizioni per consentire la ripetizione dell’esame”.

Se l'esame di maturità non si ripeterà però ora la docente rischia la sospensione, il trasferimento, l'accusa di rivelazione di segreto d'ufficio da parte di pubblico ufficiale.

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