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Prof accusato di pedofilia a Latina, l’avvocato: “Diocesi è responsabile: sapevano e hanno taciuto”

Il processo che vede imputato il docente di religione accusato di pedofilia da alcuni liceali a Latina è iniziato, ma lui non si è presentato in aula. Nel frattempo l’avvocato di parte civile cita la Diocesi pontina: “È responsabile civile”.
A cura di Beatrice Tominic
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È iniziato nei giorni scorsi il processo ai danni del professore di religione di Terracina A.F. accusato di aver abusato di alcuni alunni del liceo in cui insegnava a Latina. Chiamato in aula, il docente non si è presentato all'udienza che è stata rinviata a fine febbraio per una mancata notifica all'imputato.

Nel frattempo, però, l'avvocato Nicodemo Gentile, che difende i ragazzi vittime di violenza e la Garante dell'Infanzia della Regione Lazio, Monica Sansoni, come parte civile, ha indicato la Diocesi di Latina come responsabile civile. "Formalmente il docente aveva tutti i requisiti per insegnare religione a scuola e fare attività in chiesa", ha dichiarato l'avvocato al termine dell'udienza, come riporta dall'edizione locale de il Messaggero.

L'avvocato di parte civile: "Anche la Diocesi è responsabile"

"Vogliamo che venga accertata la responsabilità della Diocesi di Latina: è lì che il docente è stato ritenuto idoneo, con qualità morali e teologiche per poter insegnare religione – ha continuato a spiegare l'avvocato – L'imputato insegnava dal 2020, c'erano già stati dei problemi nel 2022: in molti sapevano cosa succedeva, anche alcune suore, ma nessuno ha mai detto nulla, come si legge nei documenti. Forse gli abusi potevano essere evitati", ha poi concluso.

La denuncia e l'arresto

I primi cinque casi di abusi sessuali sono emersi nel gennaio del 2023, grazie alle denunce sporte dalle famiglie di alcuni ragazzi del liceo scientifico pontino. Da quel momento sono scattate le indagini: le scoperte da parte degli inquirenti sono state molteplici. In molti a scuola erano a conoscenza dell'atteggiamento invadente del docente. "All'inizio era soltanto gentile, poi sempre più invadente. I messaggi erano sempre più spinti, non era un comportamento normale, così l'ho bloccato sui social. Penso di essermi salvato così", ha spiegato un ragazzo del liceo scientifico a Fanpage.it non appena appreso dell'arresto del docente.

Le indagini scattate dal docente

Dopo la denuncia del primo alunno, che ha portato all'arresto del docente, oggi cinquantenne, sono molti i casi emersi. Le violenze avevano riguardato anche il figlio di una coppia di amici. "Mi diceva di stare tranquillo, mi chiedeva cosa avessi fatto se si fosse spogliato e di spogliarmi a mia volta", ha raccontato uno dei ragazzini. Ad un altro, invece, aveva fatto vedere immagini di sesso fra sacerdoti.

Proprio per questo, le indagini sono continuate e si sono spostate anche all'interno della chiesa di Latina: gli inquirenti hanno fatto irruzione cercando materiale pornografico e pedopornografico. Nel frattempo non si sono fermate neppure le ricerche online: i poliziotti, utilizzando il profilo di una persona già arrestata per pedofilia,sono riusciti a risalire a numerose chat compromettenti che hanno portato all'arresto di almeno 50 persone in tutta Italia.

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