Principessa Ludovisi sfrattata dal Casino dell’Aurora: asta da 145 milioni, dentro un Caravaggio
La giudice Miriam Iappelli ha firmato l'ordine di sfratto del Casino dell'Aurora. Dentro da vent'anni ci abita la principessa Rita Jenrette Carpenter, di origini texane e moglie del defunto principe Nicolò Boncompagni Ludovisi. La nobile dovrà lasciare la villa storica tra le più costose del mondo, all'asta con un valore di partenza di 145 milioni di euro, al cui interno ci sono un raro Caravaggio e altre opere artistiche di pregio. L'ordine di sfratto è stato inoltrato alla Compagnia dei carabinieri di Vittorio Veneto, ai quali spetterà il compito di liberare il Casino dell'Aurora, anche utilizzando la forza.
Il tutto si inserisce in una questione legale tra lei e i figli della prima moglie del principe Boncompagni. Intervistata dalla Repubblica la principessa Ludovisi ha così commentato il fatto che sia obbligata a lasciare la villa e ha definito ciò che sta accadendo: "Un viaggio incredibile, che termina in modo inaspettato e ingiusto. Come posso chiudere in uno scatolone vent'anni di vita? Non faccio altro che pensare a quello che accadrà e non so come comportarmi".
Rita Boncompagni per il giudice sarebbe costretta a lasciare il Casino dell'Aurora sia perché avrebbe organizzato visite a pagamento non autorizzate – cosa che lei stessa e i suoi avvocati negano – sia perché – sempre come riporta La Repubblica – non si sarebbe presa cura della villa storica e delle opere preziose e di inestimabile valore per l'umanità, che ospita al suo interno come l'unico affresco di Caravaggio ossia Giove, Nettuno e Plutone e il Satiro di Michelangelo Buonarroti.
La principessa Boncompagni è preoccupata per lo sfratto, anche perché all'interno della villa attualmente ospita una famiglia ucraina con tre minori scappata dalla guerra. Teme infatti che possano subire un ulteriore trauma e che non venga trovato loro a breve un altro posto in cui stare.
