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Prima lo rapiscono, poi minacciano esecuzione sui social: smantellato gruppo di trafficanti a Formia

Quattordici arresti oggi a Formia al termine di un’indagine coordinata dall’antimafia. Il gruppo criminale, dedito al narcotraffico, non esita ad utilizzare metodi violenti e brutali contro chi sgarrava o non pagava i debiti. In un caso hanno rapito un debitore e dopo averlo incaprettato minacciato di gettarlo con un sasso al collo in un lago se la compagna non avesse pagato, il tutto trasmesso via social.
A cura di Emilio Orlando
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Prima lo hanno incaprettato, poi gli hanno legato una pietra al collo minacciandolo di gettarlo nella acque profonde di un lago. La scena è stata ripresa e trasmessa in diretta Facebook per mostrare le immagini alla compagna e costringerla a pagare. La vittima era stata prelevata con la  forza da casa e, sotto la minaccia di una pistola, con il viso incappucciato i sequestratori l'avevano messo in macchina. È una delle azioni criminali violente, ma non l'unica, che la la banda di narcotrafficanti smantellata oggi alle prime luci dell'alba a Formia dalla Direzione Distrettuale Antimafia ha esercitato contro concorrenti e creditori.

Nell'ordinanza di custodia cautelare, notificata ai 14 indagati finiti in manette, emergono anche connivenze con alcune attività commerciali della zona che erano diventate centrali di spaccio della droga. Il gruppo malavitoso che secondo i magistrati dell'antimafia era caratterizzato da un marcato spessore criminale, riusciva a importare ed a rivendere attraverso un fitta rete di pusher e cavallini grosse quantità di cocaina che comprava all'ingrosso nel napoletano. Il quartier generale della banda era un minimarket.

Narcos cresciuti all'ombra della Camorra

Infiltrazioni di clan camorristici dei casalesi nel basso Lazio sempre più frequenti. La procura Distrettuale antimafia Capitolina ha smantellato un'altra feroce organizzazione, nel comune dove da anni insiste una locale di camorra "fondata" da Antonio Bardellino, legata a doppio filo con criminalità organizzata per approvvigionamento della droga. Associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, tentato omicidio, sequestro di persona a scopo di estorsione, estorsioni e detenzione di armi. La criminalità dell'Agro Pontino dalla mentalità mafiosa aveva "inondato" Formia di cocaina ed imponeva la sua egemonia sul territorio attraverso intimidazioni, agguati e estorsioni. Chi non pagava i debiti di droga, veniva sottoposto a torture e sevizie. Il narcotraffico della zona, ha scatenato negli ultimi mesi una guerra di camorra, dove l'ultimo fatto di sangue è stato il ferimento a colpi di pistola del quarantaduenne Gustavo Bardellino, nipote del boss casalese. Questa mattina all'alba, i poliziotti della squadra mobile di Latina, del commissariato di Formia e i finanzieri del comando provinciale hanno eseguito 14 arresti nei confronti di alcuni appartenenti di un'organizzazione criminale molto radicata nella zona.

Chi sono gli arrestati

Nella rete dell'inchiesta, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia, sono finiti; Italo Ausiello, Carmina Fustolo detta "Mina", Enrico De Meo, Luca Centola alias "Fruscichetta", Giuliano D’Urso soprannominato "Lupo", Ivan Calenzo, Laura Supino, Roberto De Simone detto "Moncicci" o “Roberto il finanziere” o "El Chapo", Marco Massimiani detto "Ue ue", Emanuele Tornincasa alias "Manuel", "Luciano" o il "Piccoletto", Civita Lombardi detta "Gnocca", Angelo Lombardi di Formia soprannominato "Dentino", Gianfranco Simeone detto "Melone" e Alì Abbassi di Velletri.

Arrestato un finanziere: faceva il corriere della droga

Tra gli indagati, raggiunto dalla misura cautelare anche il finanziere originario di Formia Roberto De Simone che venne fermato mentre faceva da corriere della droga e già condannato alla pena di un anno e otto mesi. L’indagine partì dopo gli arresti di un pregiudicato campano sorpreso a cedere una dose di cocaina e di Italo Ausiello, risultato poi essere il capo promotore dell’associazione, che venne trovato in possesso di 116 grammi di cocaina e di 16.000 euro in contanti.

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