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Presa la “banda della chiave a topolino”: il metodo per aprire le serrature più sicure contro furti in casa

I carabinieri hanno arrestato e portato in carcere due ladri, la “banda della chiave a topolino”. Utilizzavano un metodo che consente di aprire anche le serrature più sicure per i furti in casa. Ecco come funziona.
A cura di Alessia Rabbai
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Hanno rubato all'interno di un appartamento in via Arrigo Boito nel quartiere Trieste a Roma con la tecnica del filo di colla, ma sono stati arrestati e portati in carcere. I fatti sono avvenuti nella notte tra martedì 13 e mercoledì 14 agosto in una delle zone più richhe della Capitale, quando i malviventi si sono intrufolati all'interno dell'abitazione. Ad individuare e fermare la cosiddetta "banda della chiave a topolino" i carabinieri della Stazione Roma viale Libia e del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Parioli. A finire in manette sono due trentunenni, per il reato di tentato furto in concorso e ricettazione.

I ladri hanno usato il metodo del filo di colla

Gli oggetti rubati recuperati dai carabinieri
Gli oggetti rubati recuperati dai carabinieri

Secondo quanto ricostruito i due ladri avrebbero forzato la porta di un'abitazione, dove c'era un filo di colla praticamente invisibile, che univa le due ante. Quella del filo di colla è una tecnica molto utilizzata dai ladri, che permette loro appunto attraverso un filo di colla sulla porta, di verificare se in un'abitazione che hanno preso di mira ci sia qualcuno oppure no. Se al loro ritorno il filo è rotto la casa è abitata. Se il filo è invece integro, l'abitazione è vuota, magari i residenti sono in vacanza. Ciò accade spesso nei mesi estivi e specialmente durante settimana di Ferragosto, in cui la città si svuota per le ferie.

Una volta all'interno dell'appartamento sicuri che dentro non ci fosse nessuno e di non venire scoperti, hanno portato via soldi, gioielli e oggetti preziosi e sono scappati. Il loro passaggio però non è sfuggito ai carabinieri, che li hanno notati mentre fuggivano dal condominio, impegnati nei controlli sul territorio. Li hanno fermati per degli accertamenti, avevano guanti, cacciaviti e colla.

Scoperti denaro, gioielli e oggetti di altri furti

Topolino decoder
Topolino decoder

Successive verifiche sui due ladri hanno portato i militari ad una struttura di Castelnuovo di Porto in provincia di Roma, dove alloggiavano. I carabinieri della Compagnia di Roma Parioli insieme alla Stazione di Castelnuovo di Porto sono entrati nel B&b, hanno trovato i loro documenti, denaro, gioielli e oggetti, che ritengono abbiano rubato durante furti passati: 6.500 euro, gioielli in oro, argenteria, orologi, borse, occhiali, portadocumenti e capi d'abbigliamento di marchi costosi.

Nella stanza perquisita c’erano anche tanti attrezzi utilizzati per aprire ogni tipo di porta come chiavi bulgare, colla e grosse lime e "topolino decoder" una specie di pistola seghettata, che permette di aprire le serrature con cilindro europeo, ritenute le più sicure. I due ladri oltre che per furto sono anche stati denunciati, perché gravemente indiziati del reato di ricettazione. Parte degli oggetti rubati è stata riconsegnata ai proprietari: risaliva ad un furto in abitazione in via Cremona a Roma, che la proprietaria aveva denunciato al Comando Stazione carabinieri Roma Piazza Bologna.

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