Ponza, rilasciato per lo stupro della 16enne va a ballare in spiaggia: il selfie
Stava andando a buttare la spazzatura sotto casa quando se lo è trovato davanti. Lui, Manuel L., alloggiava nell'appartamento vicino, nello stesso pianerottolo. L'ha notata, l'ha spinta dentro casa. E poi l'ha stuprata. Oggi la ragazza, dopo controlli medici sia a Latina che a Roma, è tornata a Ponza, ma insieme ai genitori ha cambiato alloggio.
Per lui, invece, un foglio di via da Ponza, divieto di tornare per i prossimi tre anni a Formia e una denuncia che lo lascia a piede libero. Libero, ad esempio, di andare a ballare sulla spiaggia come avrebbe fatto qualche giorno fa, stando ai selfie pubblicati nelle storie pubblicate su Instagram. Come si vede dai social, era arrivato a Ponza ad inizio giugno. Si era appoggiato a casa di alcuni amici e, tramite una cooperativa, era arrivato sull'isola per cercare lavoro in bar e ristoranti. Almeno in due occasioni, però, era già stata licenziato dai locali per aver molestato delle clienti.
Le molestie verso le clienti
Il trentaquattrenne in appena due mesi, questa la durata del suo soggiorno a Ponza stando alle imagini condivise online, sarebbe già stato allontanato da due diversi ristoranti perché, in entrambi i casi, accusato di aver molestato delle giovani clienti, come spiega oggi l'edizione romana de la Repubblica. Dopo lo stupro alla ragazzina, appena sedici anni, è stato raggiunto da un fogli di via dall'isola e il divieto di tornare a Formia per i prossimi tre anni. La denuncia a piede libero, come anticipato, gli permette di continuare la sua vita nella normalità. Anche andando a ballare agli eventi in spiaggia sul litorale romano, ad esempio, come mostra il selfie in apertura.
Stupro a Ponza: cosa succede al 34enne
Nonostante la denuncia a piede libero, il trentaquattrenne resta strettamente monitorato durante la sua permanenza a Roma, qualora i pm della procura di Cassino dovessero richiedere al gip provvedimenti più severi. Le indagini restano ancora in corso. Nel frattempo sia le testimonianze che i referti medici confermerebbero lo stupro nei confronti della ragazzina. Da Ponza, è stata visitata prima a Latina e poi a Roma: ora ha iniziato il percorso con un terapeuta.
La sedicenne, romena come i genitori e che non parla italiano, è inoltre stata nuovamente ascoltata dai carabinieri alla presenza di un'interprete grazie alla quale potranno essere chiariti tutti gli aspetti della vicenda ancora in dubbio.
La violenza mentre stava andando a buttare la spazzatura
Stava andando a buttare la spazzatura quando si è trovata davanti l'uomo che ha abusato di lei. L'ha spinta in casa e l'ha violentata. Non appena ha potuto, la ragazzina ha subito chiamato i suoi genitori al telefono: entrambi, in quel momento, si trovava al lavoro nei rispettivi ristoranti. "Aiutemi, mi ha violentato", ha raccontato loro. E sono scattati i soccorsi.
Il trentaquattrenne è stato immediatamente rintracciato dagli agenti intervenuti sul posto. Si trovava ancora nell'abitazione vicina, insieme ad altri ragazzi alla ricerca di un lavoro stagione. Ed è stato subito allontanato dall'isola.