Poliziotto investito in servizio si sveglia dal coma dopo 118 giorni e abbraccia la famiglia
Una mattinata di emozione, lacrime e abbracci: l'assistente capo della Polizia di Stato Daniele Benedetti si è risvegliato dopo 118 giorni di coma al Policlinico Agostino Gemelli di Roma dove era arrivato in condizioni gravissime lo scorso 15 agosto dopo essere stato travolto da un mezzo pesante sull'autostrada A1. Dopo una lunga degenza, il risveglio del coma e finalmente l'abbraccio con la moglie e i figli e le dimissioni avvenute ieri mattina, con tutto il team medico che lo ha seguito che ha voluto salutare l'agente di polizia.
Ad aspettare Daniele non solo i suoi cari ma anche il direttore centrale delle specialità della Polizia di Stato Daniela Stradiotto, il direttore del servizio polizia stradale Paolo Maria Pomponio e il dirigente del compartimento Polizia Stradale Lazio e Umbria Teseo De Sanctis. I dirigenti della polizia hanno voluto far sentire il loro calore e ringraziamento all'assistente capo, portando i saluti di tutto il corpo e dei colleghi.
L'investimento di Daniele Benedetti a Ferragosto
Sono circa le 18.00 dello scorso Ferragosto quando Daniele Benedetti interviene al chilometro 15 della diramazione 19 dell'A1 a Nord di Roma. L'assistente capo ha risposto a una chiamata per rimuovere i resti di un tamponamento dalla carreggiata. Ripristinata la sicurezza sulla sede stradale viene travolto da un'auto mentre torna alla vettura di servizio. Soccorso in elicottero le sue condizioni sono gravissime e viene trasferito in codice rosso al Gemelli dove entra in coma. Grazie a mesi di lotta, alle cure dei medici e alla riabilitazione Daniele è potuto finalmente tornare a casa.