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Poliziotto salva la sua ex prof che voleva togliersi la vita: “Quando aiuti chi conosci vale doppio”

Il poliziotto Alessandro Olivetti ha raccontato a Fanpage.it come ha salvato la sua ex prof che voleva togliersi la vita.
A cura di Simona Berterame
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"Prof si ricorda di me?". Alessandro Olivetti, poliziotto del distretto Esposizione di Roma, ha esordito così quando si è reso conto che a minacciare di buttarsi dall'ottavo piano era la sua ex insegnante del liceo. L'agente, classe 1995, ha risposto ad una segnalazione arrivata alla centrale da parte di un medico. "Una mia paziente minaccia di buttarsi dalla finestra". Alessandro si precipita, insieme ad un suo collega, davanti ad un palazzone nel quartiere Eur. Già guardando il cognome sul citofono gli si accende una lampadina e la mente torna indietro di quasi dieci anni, quando era ancora tra i banchi del liceo. "Quando sono arrivato davanti alla porta di casa e l'ho sentita gridare ho avuto la conferma – racconta Alessandro a Fanpage.it – perché ho riconosciuto subito la sua voce quando urlava per sgridarci in classe".

Il salvataggio

L'agente prova ad attirare la sua attenzione: "Prof sono Alessandro Olivetti, si ricorda di me? Apra la porta la prego". La donna all'inizio ignora le parole del suo ex alunno poi accetta di guardalo dallo spioncino della porta ed esclama: "Alessandro ma sei tu! Come sei cresciuto". A quel punto Alessandro inizia a guadagnare tempo raccontando vecchi aneddoti e momenti trascorsi insieme alla sua professoressa del liceo. "Lei continuava a piangere e dire che si sarebbe gettata dalla finestra, ma sono riuscito ad intrattenerla per circa quindici minuti". Tempo prezioso che ha permesso ai vigili del fuoco di entrare dalla finestra e mettere in salvo la signora.

Il lungo abbraccio tra poliziotto ex alunno e la sua prof

Una vicenda che sarebbe potuta finire nel peggiore dei modi e che invece si è conclusa con un lungo abbraccio tra la professoressa e il suo ex alunno. "Se si fosse lanciata da quella finestra non me lo sarei mai perdonato – ammette oggi Alessandro – noi ormai siamo abituati purtroppo a situazioni di questo tipo, ma ci troviamo di fronte ad estranei, quando invece ti trovi davanti una persona che conosci la soddisfazione per averla salvata è doppia, anzi tripla".

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