video suggerito
video suggerito

Poliziotto porta 15enne in locali scambisti e la filma, lei non lo lascia: “Lo amo ancora”

Dieci anni di carcere. È quanto rischia un ex poliziotto di Roma per pedopornografia minorile nei confronti di una 15enne. La sentenza è prevista per l’11 giugno.
A cura di Rosario Federico
10 CONDIVISIONI
Immagine

La Procura di Roma ha chiesto dieci anni di reclusione per Fabio D.V., 39 anni e poliziotto sospeso dal servizio, per il reato di pedopornografia minorile. Secondo l'accusa, l'uomo ha convinto più volte una ragazza ad avere rapporti intimi con altri uomini e a partecipare a serate all'interno di vari locali per scambisti. L'ha ripresa durante questi rapporti e ha fatto girare il materiale sui social e su siti hard.

La vicenda, stando a quanto ricostruito dai pm, risale al 2016: il poliziotto e la ragazza, all'epoca ancora 15enne, si erano conosciuti su Badoo, un'app d'incontri. Dopo la scoperta di materiale pornografico da parte del padre, l'adolescente è stata mandata a vivere in Germania ma una volta tornata nella Capitale ha ripreso a frequentare l'imputato. Per la difesa invece, l'imputato non era a conoscenza della minore età della giovane, "ne è venuto a conoscenza molto tempo dopo", ha dichiarato in aula già nel 2021 l'avvocato Giuseppe Rombolà. La sentenza è prevista per l'11 giugno.

La coppia è fidanzata dal 2016

"Con lui convivo da dicembre, perché ne sono innamorata". Così la ragazza ha chiarito in udienza, per poi ritirare la costituzione di parte civile, la sua posizione nei confronti del fidanzato. La 22enne non ha mai troncato il legame con il poliziotto, iniziato quasi otto anni fa. Anzi, dopo un periodo vissuto in Germania, luogo scelto dai genitori per darle la possibilità di evitare frequentazioni e amicizie discutibili, quando è rientrata a Roma ha ricominciato a frequentare il poliziotto.

Le accuse di molestie sessuali contro il padre

Nel corso del processo la figlia ha accusato il padre di molestie sessuali, accuse poi archiviate dal Pubblico Ministero. "Sembra che Laura sia vittima di una sorta di sindrome di Stoccolma", ha detto l'avvocato del padre della 22enne, Francesco Trabocchini. Il pm nella discussione ha sottolineato poi come le accuse siano state un modo per far capire al poliziotto che lei non ha mai messo in discussione la loro relazione e abbandonato.

10 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views