Polemica sugli scontrini dei ristoranti, a Ostia spunta il servizio taglio torta
Dal pagamento per dividere il toast a metà a quello per un piattino in più al tavolo e adesso, a Ostia, spunta anche l'extra per tagliare e servire una torta portata dai clienti all'interno del ristorante. La fotografia dello scontrino è stata pubblicata da un utente anonimo sulla pagina Facebook ‘Ostia informa': "Dopo il piatto condiviso adesso abbiamo anche servizio torta. Noto ristorante di Ostia. La torta acquistata all'esterno, ma solo servita. Non doveva rientrare nel costo del servizio? Che ne pensate?".
Molti concordano con lo stupore di questo utente, ma una signora osserva: "Ho lavorato nella ristorazione tanti anni fa e già allora si pagava il servizio per la torta. Un conto è far pagare un piatto singolo vuoto (cosa per me assurda); diverso è tagliare e sporzionare (decentemente, in parti uguali per tutti i commensali del tavolo) una torta che NON è stata acquistata nel ristorante, disporla nei piatti portarla e distribuirla. Calcolando che spesso alle feste di compleanno si è almeno una decina di persone, tutto questo impiega tempo e risorse. Quindi secondo me è assolutamente lecito chiedere un extra. In quel lasso di tempo il cameriere avrebbe potuto servire 10-15 dessert del ristorante stesso ad altrettanti clienti".
Del resto il ‘problema torta da fuori' era stato sollevato già dallo chef Lele Usai del ristorante ‘Il Tino' di Fiumicino, una stella Michelin. Commentando proprio il ‘caso scontrini' aveva scritto su Facebook: "Oggi a pranzo si sono portati una “torta” da fuori, oltretutto senza scontrino e senza tracciabilita? Se je la faccio mangia a casa finisco pure io su una croce? Se gli applico un fee per il servizio che succede, divento satana e vado al rogo? Me scoppia er cervello non ce sto a capì più niente. Ps. Apro e chiudo parentesi, un ristoratore manda avanti l’attività vendendo cibo, d’ altro canto un cliente esce a casa per mangiare ciò che non sa o non vuole cucinare a casa!! Questo caso mi sembra un po’ un “coito interruptus” per entrambe le parti".