Pistole 3D, centinaia di proiettili e mezzo chilo di cocaina in cantina: tre arresti a Roma
Avevano creato tre pistole con una stampante 3D, armi letali e perfettamente funzionanti, fatte in casa con poche centinaia di euro e uno strumento reperibile senza nessuna difficoltà sul mercato. Armi soprattuto "pulite", senza matricola o tracciamento, e acquisite senza il problema di andarle a rubare o comprare al mercato nero. Le tre pistole sono state rinvenute dai carabinieri dei carabinieri della Stazione di La Storta, all'estrema periferia Nord di Roma.
I militari hanno fatto irruzione nel pomeriggio di ieri in un'abitazione in via Amico Aspertini, nell'ambito di un'inchiesta su un traffico di stupefacenti. In casa i carabinieri hanno effettivamente trovato 70 grammi hashish, assieme alle tre pistole autoprodotte con la stampante 3D, una pistola Beretta calibro 6,35 e numeroso munizionamento (232 cartucce calibro 9, 18 cartucce calibro 7,65 e 13 cartucce calibro 22).
Mentre era in corso la perquisizione e venivano tratti in arresto due fratelli di 43 e 48 anni, arrivava a verificare cosa stesse accadendo un uomo di 47 anni che da subito si mostrava nervoso e con un atteggiamento "sospetto". Sono così scattati ulteriori approfondimenti e i carabinieri hanno rinvenuto in una cantina in uso all'uomo nello stesso stabile 640 grammi di cocaina, 400 grammi di hashish e oltre 4.000 euro in contanti, soldi ritenuti il frutto dell'attività di spaccio.
Tutti e tre gli uomini sono stati tradotti in carcere dove rimangono a disposizione dell'autorità giudiziaria, mentre sono ancora in corso le indagini con l'intento di ricostruire il circuito criminale in cui erano inseriti ed eventuali complici.