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Pilota precipita col deltaplano sui cavi dell’alta tensione, morto il 69enne Rino Sigismundi

Era originario di Ardea ma viveva a Pomezia Rino Sigismundi, il pilota 69enne morto ieri in provincia di Latina dopo essere precipitato con il deltaplano a motore. Tanti i messaggi d’addio.
A cura di Alessia Rabbai
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Rino Sigismundi
Rino Sigismundi

È Rino Sigismundi il pilota sessantanovenne morto ieri dopo essere precipitato col deltaplano a motore nel territorio della provincia di Latina. L'incidente si è verificato nella tarda mattinata di domenica 27 aprile sui Lepini. Rino Sigismundi era originario di Ardea ma residente a Pomezia. Appresa la notizia della sua scomparsa improvvisa, la comunità si è stretta intorno al dolore della famiglia, in attesa dei funerali, per dargli l'ultimo saluto. Pare si sia trattato di una tragica fatalità, dovuta ad un problema tecnico al motore.

I messaggi di cordoglio a Rino Sigismundi

Sono tantissimi i messaggi d'addio a Rino Sigismundi e di cordoglio alla sua famiglia. In tanti lo hanno salutato, esprimendo parole di stima e affetto. "Un collega della protezione civile ECHO Rino Sigismundi ha perso la vita in un incidente con il suo ultraleggero" si legge in un post pubblicato in una pagina Facebook dei vigili del fuoco di Pomezia. Un amico scrive: "Ciao Rino, adesso potrai volare tra gli angeli". Un cittadino commenta: "Un pezzo della nostra comunità è volato in cielo tragicamente. Riposa in pace Rino, non ci sono parole. Siamo vicini alla famiglia in questo momento di grande dolore".

L'incidente col paracadute a seguito del quale è morto Rino Sigismundi

Secondo quanto ricostruito al momento dell'accaduto Rino Sigismundi, appassionato di volo, è decollato con il suo deltaplano a motore intorno alle ore 10 dall’area di volo di via di Cori ad Artena. Prima di raggiungere la pista del Flyng Club Sabaudia sulla Migliara 53 il mezzo è precipitato a causa di un problema tecnico. Ha comunicato via radio che qualcosa non andava ed è finito contro i fili dell’alta tensione, poi al suolo.

Il pilota è caduto nel fiume Ufente tra Sezze e Pontinia e in un primo momento risultava disperso. Per questo sono scattate le ricerche di vigili del fuoco e carabinieri, fino a quando non l'hanno ritrovato morto. A risultargli fatali sono stati i traumi riportati nella caduta fatta da decine e decine di metri di altezza. Terminate le verifiche sul posto, la salma è stata trasferita nell'obitorio dell’Ospedale Santa Maria Goretti di Latina per l'autopsia.

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