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Picchiò un uomo per l’affitto e appiccò un incendio in cui morì: arrestato un 55enne per omicidio

Avrebbe picchiato un uomo per l’affitto di casa, per poi lasciarlo morire in un incendio. Un 55enne è stato arrestato e portato in carcere per omicidio e incendio aggravato.
A cura di Alessia Rabbai
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I pompieri al lavoro (Immagine dei vigili del fuoco)
I pompieri al lavoro (Immagine dei vigili del fuoco)

Omicidio e incendio aggravato sono i reati per i quali un uomo di cinquantacinque anni è stato arrestato ed è finito nel carcere di Regina Coeli a Roma, dove si trova a disposizione dell'Autorità Giudiziaria. L'episodio risale a luglio 2023 ed è avvenuto in un'abitazione in via Appia Nuova. L'indagato avrebbe picchiato un uomo per l'affitto, che è stato trovato morto all'interno di un'abitazione in fiamme. Gli agenti della polizia di Stato hanno dato esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare come richiesto dal giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Roma su indicazione della Procura della Repubblica.

La lite per l'affitto e l'incendio

Le indagini fatte dai poliziotti del Commissariato Appio e coordinate dalla Procura sono partite dal ritrovamento di un cadavere all'interno di un'abitazione in zona Appia, in cui era divampato un incendio. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori tre uomini avrebbero litigato nell'abitazione per questioni economiche, ossia per il pagamento dell'affitto. È stato un militare, libero dal servizio, poco dopo le ore 21, a dare l'allarme.

Ha visto del fumo uscire da un appartamento su via Appia Nuova e ha chiamato il Numero Unico delle Emergenze 112, chiedendo l'intervento dei vigili del fuoco e dell'ambulanza. Dall’abitazione in fiamme sono usciti e scappati due uomini, mentre uno è stato trovato morto nella stanza in cui si sono propagate le fiamme. I risultati dell'autopsia svolta sulla salma hanno mostrato ferite e traumi compatibili con un pestaggio e che il decesso è sopraggiunto a causa del fumo respirato.

Il 55enne incastrato da tracce della vittima sui vestiti e telecamere

I poliziotti sono riusciti a risalire al cinquantacinquenne, grazie ad accertamenti fatti sui vestiti, dove c'erano tracce della vittima, dall’esame del traffico telefonico e dalle immagini riprese da varie telecamere di sorveglianza. Elementi che hanno smentito quanto sostenuto dal cinquantacinquenne, il quale ha dichiarato che al momento dei fatti si trovava da un'altra parte. I poliziotti al termine delle indagini e su disposizione del gip hanno rintracciato l’uomo e lo hanno portato in carcere, in attesa del processo.

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