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Picchiato e sequestrato a Tor Bella Monaca dopo pomeriggio a base di droga: “Paga 1.500 euro o sei morto”

Calci, pugni e colpi inferti con un matterello e un asciugamano bagnato. Legato a una sedia senza poter bere né andare in bagno per 24 ore: è l’incubo vissuto da un ragazzo a Tor Bella Monaca tra il 1 e 2 agosto. Arrestati tre giovani con l’accusa di sequestro, lesioni e rapina.
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Sono state 24 ore d’inferno quelle vissute da un 50enne romano a Tor Bella Monaca a cavallo tra martedì 1 e mercoledì 2 agosto: sequestrato, tramortito con calci e pugni, picchiato con un matterello e legato a una sedia rivolta verso il muro senza poter bere né andare in bagno per un giorno intero. La chiave per la libertà, 1.500 euro che l'uomo si è rifiutato di pagare ai suoi aguzzini.

Il sequestro dopo il pomeriggio "a luci rosse"

Quello che per il giovane interessato è stato un vero e proprio incubo a occhi aperti si è verificato pochi giorni fa, tra il 1 e 2 agosto, a Tor Bella Monaca, quartiere periferico della Capitale. Secondo quanto riportato oggi da Repubblica, lo scorso martedì il ragazzo si era recato nell’appartamento in via Giorgio Ghisi di proprietà di Loris Proietti, e i due avrebbero fatto uso di crack e cocaina.

Ma il pomeriggio a base di assunzione di droghe e rapporti sessuali si è ben presto trasformato in un sequestro: proprio mentre il giovane stava andando via, infatti, sono entrati nell’abitazione altri due ragazzi – riconosciuti dagli agenti come Andrea D’Amico e Andrea Paoletti – che lo hanno aggredito chiedendogli un riscatto: 1.500 euro in cambio della sua libertà. Ma il 50enne, che non aveva contanti con sé, si sarebbe rifiutato di cedere loro il pin della carta. Questa ribellione ha scatenato la furia dei tre complici, improvvisatisi aguzzini: calci, pugni, schiaffi, il giovane è caduto a terra. E i ragazzi hanno continuato a infierire: lo hanno spogliato, colpito con un matterello e con un asciugamano bagnato.

Infine lo hanno messo di peso su una sedia, mani e polsi legati, benda sugli occhi e nastro adesivo sulla bocca per impedirgli di urlare. Lo hanno lasciato così, per quasi 24 ore, senza nulla da bere e senza poter andare in bagno. Ancora scosso dalle percosse, legato, di fronte a un muro.

Le grida d'aiuto e l'arresto

Il giorno seguente, il 2 agosto, nel corso del pomeriggio l'uomo si è ritrovato da solo nella stanza: i tre aggressori erano infatti in un’altra parte della casa. A quel punto ha provato a divincolarsi, riuscendo ad abbassare la benda dagli occhi e a liberare la bocca. Approfittando della distrazione dei tre sequestratori, ha chiamato aiuto dalla finestra: fortunatamente le sue grida sono state udite da una vicina, che ha avvertito i carabinieri di Tor Bella Monaca che sono accorsi sul posto, sfondando la porta dell’appartamento: i suoi aguzzini sono stati immediatamente arrestati e trasferiti a Regina Coeli, con la gravissima accusa di sequestro di persona, lesioni e rapina.

All'interno dell'abitazione i militari hanno trovato foto e video che ritraggono la vittima mentre viene picchiata e legata: probabilmente i complici avevano intenzione di usare questo materiale per chiedere ai familiari dell'uomo il riscatto. Il sospetto dei carabinieri è che la banda abbia già agito in passato con lo stesso modus operandi.

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