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Picchiata e chiusa in camera dalla madre: la figlia 20enne aveva rivelato di essere lesbica

Sputi e schiaffi. La madre e il nuovo compagno l’hanno presa per i capelli e l’hanno chiusa nella sua stanza dopo aver rivelato della relazione con una ragazza, sua coetanea. Rischiano il processo.
A cura di Beatrice Tominic
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Hanno picchiato e chiuso nella sua stanza la figlia ventenne, dopo che la ragazza aveva rivelato loro di essersi innamorata di una ragazza. È successo nel frusinate, alla prima di tre fratelli. A denunciarlo alla procura il padre della ragazza, separato dalla moglie, che ha rivelato l'incubo che stava passando la figlia. Secondo quanto spiegato dall'uomo, come riportato da il Messaggero, una volta scoperto che la figlia aveva iniziato una relazione con la coetanea, la donna l'avrebbe picchiata e minacciata, rinchiudendola dentro la sua stanza. Complice anche il nuovo compagno della donna: i due rischiano di essere incriminati per maltrattamenti aggravati dal grado di parentela.

Le violenza contro la figlia omosessuale

Le aveva rivelato della sua relazione con una ragazza, sua coetanea. La madre, che non accettava l'omosessualità della figlia, avrebbe reagito immediatamente, con l'aiuto del compagno.

Dopo i primi litigi, i due hanno iniziato a picchiarla. L'hanno schiaffeggiata e presa per i capelli, le hanno sputato contro. Per proteggere i due fratelli minori, anche loro maltrattati dal compagno e dalla madre, per un primo periodo la ventenne ha sopportato il comportamento dei due. Poi è stata costretta ad andare via di casa: ha trovato un lavoro e sta vivendo nell'abitazione della fidanzata.

Difesa dall'avvocata Claudia Mancini, la ragazza è ancora scossa per quanto accaduto e teme per i fratellini. Nel frattempo il compagno e la madre non si sono presentati all'udienza davanti al gup per rispondere di maltrattamenti aggravati dal grado di parentela prevista per la giornata di ieri: non si esclude possano presto essere chiamati  a rispondere al banco degli imputati per quanto accaduto.

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