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Picchia la compagna incinta, assolto Valerio Del Grosso killer di Luca Sacchi: “Il fatto non sussiste”

Valerio Del Grosso, condannato a 27 anni per l’omicidio di Luca Sacchi, non è stato ritenuto responsabile dei maltrattamenti familiari risalenti al 2019 a danno della sua ex compagna, madre di suo figlio.
A cura di Simone Matteis
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Valerio Del Grosso, immagine di repertorio
Valerio Del Grosso, immagine di repertorio

Il 25enne Valerio Del Grosso è stato assolto dall'accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni ai danni della fidanzata. Secondo la procura il giovane, che lo scorso giugno è stato condannato a una pena di 27 anni di carcere per l'omicidio di Luca Sacchi, avrebbe picchiato più volte la sua compagna incinta, sia durante la gravidanza che dopo la nascita del figlio. Parere discordante quello giudici, che lo hanno assolto poiché "il fatto non sussiste".

Assolto da maltrattamenti e lesioni

Una serie di accuse molto pesanti, dalle aggressioni fisiche e verbali fino alle minacce di morte nei confronti della ragazza, compresa una presunta minaccia di aborto alla quindicesima settimana di gravidanza. Secondo i giudici, però, Del Grosso non è da ritenere responsabile dei maltrattamenti né tantomeno delle lesioni, nei confronti delle quali non è comunque possibile procedere ulteriormente visto che la ragazza ha ritirato la denuncia inizialmente presentata. Nient'altro che "un rapporto turbolento tra due giovani ragazzi immaturi", complice "una genitorialità forse precoce", come sintetizzato dall'avvocato Alessandro Marcucci, legale di Del Grosso.

Il killer di Luca Sacchi condannato a 27 anni di carcere

Nessuna nuova condanna dunque per Valerio Del Grosso, a cui lo scorso 1° giugno la Corte d'Appello ha confermato la condanna a 27 anni di reclusione inflitta in primo grado come autore materiale dell'omicidio di Luca Sacchi, il preparatore fisico ucciso con un colpo di pistola alla testa il 23 ottobre 2019 nel quartiere Appio-Latino, a sud di Roma, durante uno scambio di soldi e droga insieme a Del Grosso. Assieme a lui sono stati condannati a 25 anni di reclusione Paolo Pirino, complice del killer,  e a 14 anni e 8 mesi Marcello De Propris, responsabile di aver fornito a Del Grosso l'arma che ha poi ucciso Sacchi. Condannata poi a 3 anni Anastasiya Kylemnyk, fidanzata di Sacchi all'epoca dell'omicidio: per lei l'accusa è di violazione delle leggi sugli stupefacenti.

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