Picchia il padre di 86 anni fino a ucciderlo, fracassandogli femore e clavicola: 50enne a processo
Ha picchiato il padre fino a ucciderlo, prendendolo a calci e fracassandogli la clavicola e il femore: è iniziato il processo nei confronti di B. M., 50enne residente a Fondi, che nel dicembre 2019 ha ucciso il padre di 86 anni, riempiendolo di botte. L'uomo è accusato di omicidio preterintenzionale aggravato dal legame di parentela: secondo quanto ricostruito dalle indagini, non voleva uccidere il genitore, ma l'entità delle botte date ha portato l'anziano alla morte in pochi giorni. La Corte d'Assise ha aperto il processo, ma ha rinviato l'udienza al prossimo 25 febbraio per l'avvio del dibattimento. Se dovesse essere condannato, B.M. rischia una condanna che va da dieci a diciotto anni di reclusione.
Era il 7 dicembre 2019 quando la tragedia si è consumata tra le mura della casa dell'uomo a Fondi. Padre e figlio hanno cominciato a litigare: discussioni che andavano avanti da tempo e che si facevano sempre più accese. A un certo punto il figlio ha preso il padre e l'ha gettato a terra, cominciando a picchiarlo. L'anziano, data l'età di 86 anni, non è riuscito a difendersi: è caduto e ha provato a parare qualche colpo, ma non c'è stato verso di fare nulla. Raggiunto da calci violentissimi che gli hanno spezzato clavicola e femore, era in condizioni disperate già all'arrivo dei soccorritori del 118, che lo hanno portato immediatamente in ospedale. Invano i medici del Fioroni di Terracina hanno tentato di salvargli la vita: l'86enne è morto dopo alcuni giorni di agonia a causa delle gravi ferite riportate. Il figlio è stato arrestato, accusato di preterintenzionale con l'aggravante del legame di parentela: sarà il processo a stabilire se sarà condannato o meno.