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Piazza Pia e il sottopasso pronti dopo un anno e mezzo, Gualtieri: “Un miracolo di rapidità”

“Piazza Pia si è realizzata in un anno e mezzo. Un record assoluto. Sono orgoglioso del lavoro che stiamo facendo”, ha detto il sindaco Gualtieri.
A cura di Enrico Tata
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Foto pagina Facebook 'Innamorati di Roma' - Marco Gradozzi
Foto pagina Facebook ‘Innamorati di Roma' – Marco Gradozzi

La nuova Piazza Pia, il cantiere simbolo del Giubileo, sarà inaugurata dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, lunedì 23 dicembre. "In alcuni casi stiamo compiendo miracoli di rapidità: Piazza Pia si è realizzata in un anno e mezzo. Un record assoluto. Sono orgoglioso del lavoro che stiamo facendo", ha detto il primo cittadino, ospite ieri sera a ‘diMartedì' su La7.

Non solo è quasi pronta la piazza, ma è stato ultimato anche il sottopassaggio, che promette di risolvere in gran parte il traffico di un intero settore della città. Le automobili, infatti, saranno convogliate sottoterra e non esisterà più l'attraversamento pedonale che prima consentiva di arrivare a via della Conciliazione e a piazza San Pietro dalla zona di Castel Sant'Angelo.

Come mostra una fotografia scattata da Marco Gradozzi e pubblicata sulla pagina Facebook ‘Innamorati di Roma', il sottopasso è praticamente pronto e sono pronte e operative anche le segnaletiche luminose all'ingresso del tunnel.

Il sindaco Gualtieri ha detto che piazza Pia, destinata a ospitare gli eventi più importanti del Giubileo, sarà la ‘Piazza dell'Abbraccio'. Intervenendo ad Atreju, il primo cittadino ha detto: "Quando decidemmo di fare Piazza Pia cioè di fare un tunnel in quella zona, spostare il più grande condotto fognario del centro Italia e realizzare una grande piazza con l'idea che saremmo potuti partire nell'estate del '22, mi si diceva impossibile. Siamo partiti mesi dopo, abbiamo scommesso dal punto di vista politico e istituzionale e il 23 faremo un'inaugurazione straordinaria perché quel luogo non è solo una grande piazza, ma anche un posto binazionale, una piazza dell'incontro tra l'Italia e la Santa Sede, una piazza unica dove possiamo spostare gli eventi più grandi: l'ho chiamata la ‘Piazza dell'Abbraccio'".

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