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Piazza Bologna, 32enne accoltellato alla gola da un venditore di rose: è gravissimo

Un giovane di 32 anni è stato vittima dell’aggressione da parte di un 29enne venditore ambulante, e ora lotta tra la vita e la morte all’Umberto I, dove versa in prognosi riservata.
A cura di Simone Matteis
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"Vuoi una rosa?": dopo il rifiuto, la tragedia. Un ragazzo di 32 anni è stato accoltellato alla gola questa notte da un venditore di rose vicino piazza Bologna e ora versa in condizioni disperate al Policlinico Umberto I. L'aggressore, un 29enne senza fissa dimora, al momento dell'arresto aveva ancora con sé il coltello sporco di sangue.

"Mi ha ammazzato", poi la corsa in ospedale

Il tragico episodio è avvenuto intorno alle 00.45 di questa notte: due amici stavano chiacchierando davanti al Glory Hole, noto bar a due passi da piazza Bologna, quando ecco arrivare davanti a loro un giovane marocchino di 29 anni intento a vendergli delle rose. Dopo il rifiuto e il tentativo di allontanarlo, in un attimo il giovane ha estratto un coltello ferendo alla gola uno dei due ragazzi: "Mi ha ammazzato, sto morendo" diceva la vittima dell'aggressione, mentre provava a trattenere con le mani il sangue che usciva copiosamente dalla ferita.

Il 32enne è in condizioni disperate

L'autore del gesto folle è subito scappato verso la piazza, l'altro ragazzo ha quindi tentato di inseguirlo ma dopo essere scivolato ha desistito scegliendo di concentrarsi sull'amico ferito, trasportandolo in macchina fino al pronto soccorso del vicino Policlinico Umberto I, dov'è stato operato d'urgenza. Attualmente il 32enne è ricoverato in prognosi riservata e le sue condizioni sono critiche: si trova in codice rosso e in rianimazione e i medici non escludono un nuovo intervento chirurgico.

Il presunto aggressore tradito dalla tuta bianca

Contestualmente due pattuglie della polizia del distretto di San Basilio si mettevano sulle tracce dell'aggressore, trovandolo non distante dalla zona in cui era avvenuto l'accoltellamento poco prima e arrestandolo in flagranza. Fondamentale per gli agenti è stato l'identikit fornito dall'altro ragazzo: il giovane marocchino, infatti, indossava una tuta completamente bianca e trovarlo non è stato complicato. Il presunto aggressore aveva ancora con sé il coltello sporco di sangue, oltre a diverse dosi di hashish e cocaina.

Poco prima dell'accoltellamento, il comportamento molesto del giovane era stato già segnalato all'altezza di Ponte Mammolo e in piazzale delle Province, a cinquecento metri da dove si è consumata l'aggressione ai danni del 32enne che ora lotta tra la vita e la morte.

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