Philip Rogosky scomparso da 40 giorni, qualcuno dice: “Stava lavorando a un documentario sulla Russia”
Sono trascorsi 40 giorni dalla scomparsa del producer cinematografico Philip Rogosky. È scomparso praticamente nel nulla, ma negli ultimi giorni ci sono stati avvistamenti ritenuti credibili dalle forze dell'ordine. Stando a quanto riporta Fabrizio Peronaci sul Corriere della Sera, il 7 marzo Rogosky sarebbe stato avvistato nel centro storico, in via dei Coronari. "È confuso, parla tedesco e indossa giacca grigia e un paio di blue jeans troppo larghi. Per favore, diffondete a tutti coloro che si trovano in centro in questo momento, scattate una foto o chiamate subito", il testo della testimonianza pubblicata sui social.
L'agenzia Rise Up Communications ha rilanciato l'appello per trovare Philip e ha fornito un possibile indizio sulla scomparsa: "Si è detto che Rogosky stava preparando un docufilm sulla Russia e si era incontrato con un collega di quel Paese. Voci riportate da un suo amico. A questo punto non è da escludere che sia stato drogato, avvelenato o comunque messo in condizioni di non nuocere per ragioni legate alla sua attività". Al momento su questa ipotesi non c'è alcun riscontro.
Stando a quanto ricostruito, il producer è uscito di casa nel corso della mattinata del 29 gennaio. Ai familiari ha detto che sarebbe sceso per buttare la spazzatura, ma non è mai rientrato in casa. Ha sicuramente acceso e letto alcune mail. Il suo cellulare è spento ed è uscito con il portafogli e i documenti, ma non risulta alcuna operazione bancaria. Philip è letteralmente sparito nel nulla, anche se, come detto, alcuni avvistamenti degli ultimi giorni sono ritenuti abbastanza credibili e le forze dell'ordine stanno cercando di verificare le testimonianze delle persone che potrebbero aver trovato il producer.