Petardi e fumogeni a Roma, tensione tra ultras Slavia Praga e polizia: 6 agenti feriti 4 arresti

Momenti di tensione nel pomeriggio che ha preceduto l'inizio del match di Europa League tra Roma e Slavia Praga. Gli ultras della squadra ceca hanno sfilato questo pomeriggio nel centro storico della Capitale e una decina di tifosi ha acceso alcuni fumogeni e fatto esplodere diversi petardi. Quando gli agenti di polizia sono intervenuti per fermarli, gli ultras hanno reagito con violenza e hanno ferito sei poliziotti. Quattro persone sono state quindi arrestate con l'accusa di resistenza e violenza a pubblico ufficiale.

I servizi di Ordine pubblico predisposti nel prepartita in tutto il centro della città, fa sapere la questura, hanno "consentito di impedire che centinaia di tifosi creassero problemi nella zona del Colosseo. I supporter del Praga sono stati accompagnati verso le navette e condotti allo Stadio Olimpico in sicurezza".

Ai tifosi dello Slavia Praga è stato impedito inoltre di mostrare una maxi coreografia allo stadio Olimpico: uno striscione che raffigurava Giulio Cesare con la scritta ‘Ave Slavia'. Una gigantesca coreografia esposta da 4mila supporter cechi, vietata però dalla questura di Roma, "Avevamo preparato una coreografia con la scritta ‘Ave Slavia', l’abbiamo preparata per mesi ma le forze dell'ordine pensavano che deridesse Giulio Cesare. Non era il nostro intento ed è una decisione assurda", si legge in un comunicato dei tifosi dello Slavia.

Per bocca dell'avvocato Lorenzo Contucci, la Curva Sud ha risposto così: "I gruppi della Curva Sud, mio tramite, tengono a far sapere alla Questura di Roma che non si ritengono assolutamente offesi dalla coreografia dei tifosi dello Slavia Praga, che peraltro già conoscono".