Peste suina, ora i cinghiali di Roma fanno paura: vietati picnic, zona infetta arriva a San Pietro
Adesso i cinghiali di Roma fanno paura. E non per i numerosi avvistamenti in città, ma perché l'epidemia di peste suina africana potrebbe diffondersi a macchia d'olio tra i tanti esemplari della Capitale. Ricordiamo che la trasmissione da animale a umano non è possibile. I primi casi sono stati registrati nelle regioni del nord ovest, ma la scorsa settimana è stato segnalato il primo caso nel Lazio.
La mappa: ecco la zona infetta a Roma
Il gruppo di esperti individuati dalla Regione Lazio ha già individuato la cosiddetta ‘zona infetta' e una ‘zona di attenzione'. I confini dell'area a rischio, come si vede nella mappa, sono a ridosso delle zone più centrali della città nel quadrante nord ovest. I confini, infatti, arrivano alla Circonvallazione Clodia, a via Cirpo e a via Baldo degli Ubaldi, praticamente a pochi passi dal Vaticano e da piazza San Pietro.
Divieto di picnic nei parchi della zona infetta
La Regione ha raccomandato a Roma Capitale di installare una segnaletica adeguata nei parchi che si trovano all'interno della zona infetta. Il Comune dovrà segnalare la presenza di peste suina africana dei cinghiali (no zoonosi/non trasmissibile agli esseri umani), il divieto di alimentazione, avvicinamento e disturbo dei cinghiali, il divieto di organizzare eventi e assembramenti nei parchi, compresi i picnic, nelle aree agricole e naturali, segnalazione di eventuali carcasse di cinghiali o cinghiali moribondi (indicazioni sul comportamento da adottare e numero da contattare, raccomandazione di disinfezione delle scarpe all’uscita dalle aree agricole e
naturali.
Barriere intorno ai cassonetti per impedire accesso ai cinghiali
Il Comune di Roma dovrà inoltre cercare di creare delle barriere intorno ai cassonetti dei rifiuti per impedire l'accesso ai cinghiali. La cittadinanza è invece tenuta a segnalare casi sospetti, carcasse o cinghiali moribondi al numero verde della Protezione Civile Regionale 80355.