Peste suina africana, al via l’abbattimento dei cinghiali nella Regione Lazio
"Domani inizieremo l'abbattimento dei cinghiali nella regione Lazio." Ad annunciarlo è Andrea Costa, il sottosegretario alla Salute, con un intervento nel corso di una assemblea di Unaitalia. A questa prima dichiarazione, attesa da tempo ormai, ha anche aggiunto: "Vogliamo ampliare il periodo di caccia da 3 a 5 mesi".
La strategia da adottare nella regione Lazio
La notizia era attesa da tempo: non appena scoperto del propagarsi della malattia il coordinatore nazionale dell'emergenza della peste suina, il professor Angelo Ferrari, aveva preso in considerazione questa ipotesi. Intervistato da Fanpage.it, aveva dichiarato: "Viene preso in considerazione anche l'eventuale abbattimento e il depopolamento dei cinghiali infetti per evitare che possano trasmettere la malattia ad altri ungulati o alla specie domestica – spiegando – Non vogliamo che non ci sia un ulteriore ampliamento della malattia ad altri cinghiali soprattutto se questi sono al di fuori della zona rossa."
Come aveva annunciato, inoltre, negli ultimi giorni l'assessore alla Salute della Regione Lazio Alessio D'Amato, questo provvedimento rientra nel Piano d'interventi urgenti della Regione Lazio per il triennio 2022-2024. Per portare a termine gli abbattimenti è previsto il tiro selettivo anche notturno, con carabina e ottica di puntamento, ma anche l'utilizzo di cani da caccia, gabbie e recinti per le catture.
La peste suina africana fuori dalla zona rossa
Eppure, i rischi annunciati si sono verificati in breve tempo, nell'arco di poco meno di un mese. Alcuni suini domestici, cioè i maiali, sono stati infettati dalla malattia e, proprio per questa ragione, è stato necessario abbattere i capi presenti in una piccola azienda all'interno della zona rossa dopo aver riscontrato la positività alla malattia in due maiali.
Anche la situazione dei cinghiali, però, si è evoluta: il 26 maggio scorso, a circa 20 giorni dal primo caso di peste suina africana riscontrato nel Parco dell'Insugherata, nell'area romana, il primo del Lazio, è stato rinvenuto un nuovo esemplare di cinghiale positivo nella zona del reatino. Rappresenta, fino a questo momento, l'unico esemplare positivo fuori dalla zona rossa indicata a Roma.