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Personale in ferie, nel Lazio d’estate le visite negli ambulatori calano del 72 per cento

La Federazione dei medici internisti ospedalieri ha realizzato una ricerca sull’estate in undici Unità operative di medicina interna negli ospedali del Lazio.
A cura di Enrico Tata
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Un terzo del personale sanitario è in vacanza e, nonostante la fatica di chi resta per tentare di assicurare le visite, negli ospedali del Lazio le ferie estive si traducono in un calo del 72,7 per cento nell'attività degli ambulatori. Nel 9 per cento dei casi le ferie causano la chiusura del servizio e nel 72 per cento dei reparti è a rischio la qualità nell'assistenza tra i mesi di giugno e settembre.

La Federazione dei medici internisti ospedalieri ha realizzato una ricerca sull'estate in undici Unità operative di medicina interna negli ospedali del Lazio. Come detto, il personale che resta n ospedale fa di tutto per assicurare il livello adeguato di assistenza e, quindi, in molti fanno turni extra per coprire le notti e il 27 per cento salta i riposi settimanali. In generale, il volume di lavoro aumenta nel 45,4 per cento dei casi e il 91 per cento del personale è chiamato a garantire anche i turni in pronto soccorso.

Secondo la ricerca della Fadoi, le vacanze estive causano una riduzione nel personale dei reparti che varia tra il 21 e il 30 per cento nel 63 per cento dei casi e tra il 30 e il 50 per cento nel 18,2 per cento dei casi.

"Il quadro che emerge dalla Survey descrive ancora una volta il forte impegno dei medici internisti del Lazio a garantire quanto possibile ai loro pazienti anche se questo significa grande sacrificio personale, ai limiti della sostenibilità. Ma l'impegno e il sacrificio dei motivatissimi colleghi non saranno da soli sufficienti se non affiancati dall'adeguamento degli organici delle nostre medicine, sempre più dedicate a pazienti complessi e finanche critici pur continuando a farsi carico della cronicità e della polipatologia. L'internista, per questa sua vocazione, può essere la chiave di volta per la ‘tenuta' dell'Ospedale tutto e siamo pronti ma questo sarà possibile solo se saremo in numero adeguato e se le nostre strutture potranno avvalersi di tutto quanto necessario alla gestione del pazienta acuto anche di alta intensità", ha commentato la presidente di Fadoi Lazio, Maria Serena Fiore.

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