Perseguita la ex e pubblica i suoi video intimi online: “Mi devi dare 32mila euro”
Caricavano video hard online su alcune piattaforme per adulti grazie ai quali arrivavano a guadagnare più di 7mila euro al mese: il 40% spettava a lui, trentenne viterbese, che adescava i clienti, il resto alla compagna. Ma quando lei lo ha lasciato, la situazione ha cominciato a degenerare. Lui ha preteso di continuare a prendere la sua parte. E ha iniziato a minacciarla, ad appostarsi sotto casa della donna e a minacciarla, pretendendo 32mila euro. La donna ha allertato i carabinieri che hanno arrestato in trentenne per sfruttamento della prostituzione, estorsione e atti persecutori e lo hanno trasferito in carcere.
Si apposta sotto casa, poi viene arrestato
Produceva e condivideva filmati sessualmente espliciti su piattaforme per adulti a pagamento. Ad aiutarla il compagno che interagiva con i clienti, li contattava e mostrava i prezzi, adescandoli fingendo di essere lei e, alla fine, guadagnando il 40% sui ricavati, fra i 500 e gli 800 euro a settimana, per 3mila euro netti al mesi in totale.
Quando la relazione fra i due è finita, si è chiuso anche il rapporto lavorativo. Ma lui non si è arreso. Ha iniziato a maltrattarla verbalmente e a pretendere di continuare il rapporto lavorativo. E ha iniziato a perseguitarla. La prima volta si è appostato sotto casa con fare molesto, ma all'arrivo dei carabinieri, come riporta l'edizione locale de Il Messaggero, è riuscito a nascondersi. La seconda volta, invece, è stato identificato. E, nel mese di febbraio scorso, sono scattate le prime verifiche.
Le minacce e l'arresto
L'ha minacciata più volte e ha preteso da lei un risarcimento da 32mila euro per l'interruzione della collaborazione. La ragazza si è rivolta nuovamente ai carabinieri, che hanno arrestato il trentenne. Nei suoi confronti la Procura di Viterbo ha emesso un provvedimento restrittivo nei confronti dell’ex compagna eseguito immediatamente dai militari. Sono loro che lo hanno arrestato per sfruttamento della prostituzione, estorsione e atti persecutori e trasferito in carcere.