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Perseguita e minaccia l’ex compagna con dei video intimi: “Se non mi paghi li mando ai tuoi”

La minacciava di condividere online foto e video intimi. Poi è arrivato a minacciare la nipote. A quel punto la donna si è rivolta alla polizia.
A cura di Beatrice Tominic
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Perseguitava la ex e la minacciava ripetutamente. Le diceva che avrebbe condiviso online le sue foto e i video intimi con amici e parenti. La chiamava e le inviava messaggi insistenti. Una volta bloccato su ogni social, ha iniziato a chiamare e minacciare i parenti. A quel punto la ragazza ha immediatamente chiesto aiuto agli agenti e ha denunciato gli atteggiamenti persecutori dell'ex, un uomo di 37 anni, al III Distretto Fidene. Lo stalker è poi stato arrestato in flagranza dalla polizia di Stato.

Le minacce: cosa è successo

Stalking e minacce sono iniziati ad arrivare un anno prima della fine della relazione fra i due, che sono rimasti insieme tre anni. La rottura risale all'ottobre del 2024. Da quel momento, però, l'atteggiamento persecutorio si è inasprito. Per la giovane è iniziato un vero e proprio incubo. Il trentasettenne ha iniziato a perseguitarla, accusandola di averlo tradito. L'ha poi minacciata, in cambio di soldi, di rendere pubblici ad amici e parenti alcuni video girati in momenti di intimità: "Se non mi paghi, mando in giro queste foto", le diceva.

E la giovane, temendo sempre il peggio, con l'aumentare delle minacce, ha sempre ceduto alle richieste del trentasettenne per il timore di eventuali ritorsioni, come ha raccontato lei stessa agli agenti, mentre si trovava ancora sotto shock.

Lo stalking alla ex compagna

Chiamate, messaggi: il trentasettenne ha continuato a perseguitare la ex come poteva. A causa della sua continua insistenza, la donna era stata costretta a bloccare l'ex compagno. A quel punto quest'ultimo aveva iniziato a chiamare le persone più vicine alla donna, da amici a parenti, continuando a minacciare la donna. "Tu nipote è segnata a matita", avrebbe detto durante una di queste chiamate. Lei, sempre più spaventata, è stata costretta a cambiare le proprie abitudini e ha iniziato a vivere in una condizione di costante preoccupazione per sé e anche per la figlia piccola.

Scattata la denuncia, il trentasettenne è stato arrestato in flagranza per reato di atti persecutori.

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