Perizia sul corpo di Andrea Purgatori, l’avvocato: “Continua l’indagine, non escludiamo il processo”
Cosa è successo ad Andrea Purgatori? Quali sono le cause della sua morte? Per rispondere a queste e altre domande il pm ha disposto una super perizia. In quattro sono chiamati a svolgere accurate analisi sul corpo del giornalista con l'obiettivo di chiarire le esatte cause della morte, la presenza di eventuali metastasi sul corpo e quando e come è iniziata l'infezione cardiaca.
"Ci troviamo in una nuova fase delle indagini – ha spiegato l'avvocato Michele Gentiloni Silveri contattato da Fanpage.it – Si tratta di una questione processuale, un incidente probatorio previsto dal codice. Una volta ottenuti i risultati spetta al pm decidere cosa fare. Ci può essere un'archiviazione, così come un rinvio a giudizio".
La perizia: i risultati fra 90 giorni
"Cosa ci aspettiamo? L'esito della perizia e la decisione del giudice. A questo punto non possiamo aspettarci altro – continua l'avvocato – Soltanto una volta visionati i risultati, fra una novantina di giorni, potremo aggiungere qualcosa. Prima non si può dire niente. Quindi continuiamo così, in attesa del lavoro dei periti e dei loro consulenti".
Cosa non torna sulla morte di Andrea Purgatori
Secondo alcuni referti, da una parte la diagnosi affermerebbe la presenza di metastasi cerebrali del tumore primario "senza margine di dubbio". Dagli esami autoptici e istologici, invece, è completamente esclusa. Inoltre, non era segnalata "la possibilità che le lesioni cerebrali evidenziate dalla risonanza avessero una natura ischemica".
La decisione di disporre un'ulteriore perizia deriva dalle "gravi criticità" individuate dai consulenti del pubblico ministero nella risonanza magnetica dell'encefalo di Andrea Purgatori. Criticità che, già a suo tempo, ha portato i pm ad iscrivere i quattro medici sul registro degli indagati, come riportato nella richiesta di incidente probatorio trasmessa alle parti.