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Pericolo borseggiatori nelle metro a Roma: “Entro il Giubileo, il 30% in più di agenti”

Il Giubileo è alle porte e Roma rivede il suo piano sicurezza: sorvegliate speciali le stazioni della metropolitana dove agiscono i borseggiatori e, soltanto nelle ultime due settimane, ci sono stati 20 arresti.
A cura di Beatrice Tominic
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Più illuminazione e più videosorveglianza, più agenti della polizia, della locale e carabinieri sui treni (almeno il 30% in  più rispetto ad ora) nelle zone di Termini, Castro Pretorio, Viminale ed Esquilino e nelle stazioni della metropolitana, più operatori Atac. Queste le necessità emerse nel corso di un tavolo in vista del Giubileo per cercare di garantire la sicurezza nella capitale. Soltanto nelle ultime due settimane i carabinieri hanno arrestato una ventina di borseggiatori che mettevano a colpo i loro furti nella metropolitana.

Eppure il problema non si esaurisce qui: oltre ai furti in banchina, spesso nascono risse e lotte sia fra i gruppi di criminali che con i turisti. Una piaga che per la capitale sta diventando un vero e proprio problema tanto che alcuni Paesi iniziano a ritenere la città una delle più potenzialmente pericolose al mondo.

Il vertice sicurezza in vista del Giubileo

Il Giubileo è alle porte e, prima della pausa estiva, il Campidoglio sembra interessato a fare di tutto per cercare di chiudere le discussioni aperte. Oltre alle delibere sul tema dei taxi a Roma, con l'aumento del costo della tariffa minima e delle tratte, sopratutto da e per gli aeroporti, nella stessa giornata di ieri è stato organizzato un tavolo sul tema della sicurezza nella capitale, banchine, treni e stazioni della metropolitana comprese.

Punto centrale della discussione i borseggiatori che terrorizzano viaggiatori e viaggiatrici nelle metropolitane, ma anche le misure per evitare che si possano formare nuovamente accampamenti e tendopoli nella zona di viale Pretoriano.

Si sono susseguite due riunioni sulla sicurezza a cui hanno partecipato il sindaco di Roma Roberto Gualtieri; il delegato alla Sicurezza del Comune, Francesco Greco; il direttore generale di Atac Alberto Zorzan e alcuni rappresentanti di Prefettura, Questura, Polizia e Carabinieri.

Criminalità nella metropolitana: venti arresti

Mentre la criminalità in superficie, anche nei quartieri più a rischio, resta in misura stabile fra un anno e l'altro, con circa 3 o 4 arresti al giorno, nelle stazioni della metropolitana è in forte aumento. Come anticipato, soltanto nelle ultime due settimane ci sono stati 20 arresti. A svolgere i controlli e ad eseguire le misure cautelari, carabinieri in uniforme che ha effettuato controllo sia sulle banchine che a bordo dei treni. Tre degli arresti dono avvenuti alla stazione di Barberini, sulla linea A della metropolitana, altri fra le stazioni di viale Libia e Termini.

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Domenica scorsa una maxi rissa con l'arresto anche di minorenni. Per non parlare del sistema organizzato dallo youtuber Cicalone per "denunciare", come dichiarato da lui stesso, la situazione allo sbaraglio nella capitale.

"La presenza della microcriminalità provoca un aumento della percezione dell'insicurezza – ha spiegato Gualtieri – Per questo stiamo cercando dei provvedimenti: dobbiamo prevenire e contrastare fenomeni di degrado di questo tipo, anche aumentando il numero di agenti e militari".

Aumento della sicurezza: le altre misure in campo

Non solo aumento di polizia e agenti. Secondo quanto emerso nel corso delle due riunioni, necessari anche interventi infrastrutturali di decoro su via Giolitti, di protezione in piazza Pepe e la recinzione del giardino Dogali. Più risorse per Ama, per la pulizia del territorio e attenzione delle forze dell'ordine nella zona della stazione Termini. Da valutare anche di estendere l'ordinanza per la chiusura anticipata alle 22 dei minimarket.

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