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Perché San Pietro e Paolo sono i patroni di Roma e si festeggiano insieme il 29 giugno

Il 29 giugno tutti i romani festeggiano i santi patroni Pietro e Paolo. Le celebrazioni cominciano nella Basilica Vaticana nella notte tra il 28 e il 29 giugno, il giorno del loro martirio. Sono riconosciuti fin dalle prime comunità cristiane come i due pilastri della Chiesa nascente.
A cura di Rosario Federico
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La girandola di San Pietro e Paolo (Getty).
La girandola di San Pietro e Paolo (Foto Archivio Getty)

Le celebrazioni per San Pietro e San Paolo, i due Santi Patroni di Roma iniziano la notte tra il 28 e il 29 giugno e proseguono per tutto il fine settimana con tanti appuntamenti nella Capitale. Il 29 giugno è il giorno in cui Roma si ferma per onorare i suoi martiri fondatori e il loro martirio e sono tante quindi le tradizioni che ritornano ogni anno. I due Santi morirono a Roma tra il 64 e il 67 d.C.

La festa ha inizio quando il Pontefice veste la statua di San Pietro nella Basilica Vaticana. Pietro e Paolo erano due giudei, molto diversi tra loro sia per la loro origine che per motivi di formazione e furono entrambi perseguitati e uccisi a Roma con le persecuzioni di Nerone.

Chi erano Pietro e Paolo, la storia dei patroni di Roma

Pietro fu uno dei dodici apostoli di Gesù: dai racconti degli evangelisti è sempre emerso come persona forte ma allo stesso tempo piena di debolezze. Il suo ruolo era quello di fondatore della Chiesa Universale. Paolo è invece considerato il più grande missionario che divenne un grande discepolo di Cristo per la sua chiamata sulla via di damasco. I due Santi Patroni costituiscono quindi le colonne portanti della Chiesa: Pietro per aver ricevuto le chiavi del regno dei cieli, Paolo perché apostolo dei Gentili.

Perché i Santi Pietro e Paolo si festeggiano insieme il 29 giugno

Si racconta che Pietro fu crocifisso con la testa rivolta verso il basso nel'64 d.C. in Vaticano, mentre Paolo fu decapitato nel'67 d.C e la sua testa rimbalzò tre volte dove oggi sono presenti le Tre Fontane. La data del 29 giugno è stabilita in memoria del loro martirio, che avvenne proprio a Roma a opera di Nerone. Prima era legata alla festività di Roma del Quirino, dove si celebravano i due gemelli Romolo e Remo. Tuttavia con il passare degli anni i due Santi furono considerati i fondatori della nuova Roma. Nella metà del V secolo, Papa Leone Magno disse che i due apostoli avevano trasformato la città da maestra di errore in discepola di verità.

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