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Perché l’acqua del lago di Castel Gandolfo è diventata rossa

Il lago di Castel Gandolfo è tornato a tingersi di rosso: un fenomeno naturale, legato a un’alga che fiorisce in questo periodo dell’anno, e che desta però sempre molto stupore.
A cura di Natascia Grbic
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Foto da Welcome to Favelas
Foto da Welcome to Favelas

Cosa sta succedendo alle acque del lago di Castel Gandolfo, come mai sono diventate rosse? Questo l'interrogativo che molte persone si stanno ponendo e che è stato anche rilanciato dalla pagina social Welcome to Favelas. In realtà si tratta di un fenomeno naturale, che si verifica da molti anni: l'acqua si tinge di rosso per effetto della Planktothrix rubescens, nota anche come ‘alga rossa', che fiorisce proprio in questo periodo dell'anno. È lei a causare la colorazione rossastra del lago.

L'alga rossa fiorisce nel lago di Albano da quasi vent'anni ormai, e sta a indicare l'eccessiva quantità di nutrienti organici e inorganici, dovuti per la maggior parte all'inquinamento. La fioritura dell'alga toglie ossigeno all'acqua e causa la scomparsa del zooplancton, una cosa non esattamente positiva per l'ecosistema. È un fenomeno che si verifica soprattutto a causa degli sversamenti illeciti nelle acque, come fertilizzanti agricoli, fitofarmaci e anche scarichi civili abusivi. L'alga, che è tossica, rischia di danneggiare seriamente l'ecosistema del lago, oltre a distruggere le forme di vita che lo abitano. Non è limitata al solo lago di Albano: negli anni si è vista fiorire anche al lago di Nemi, causando gli stessi interrogativi e le stesse preoccupazioni.

Acque dei laghi di Nemi e Albano sempre più basse

A destare preoccupazione, negli ultimi anni, il progressivo abbassamento delle acque dei laghi di Nemi e Albano. Un fenomeno dovuto ai cambiamenti climatici, ma anche all'aumento di popolazione sul territorio. L'Autorità di Bacino distrettuale dell'Appennino Centrale ha istituito un programma di quindici interventi per sessanta milioni di euro complessivi al fine di salvare i laghi. Con queste operazioni, si dovrebbero recuperare oltre cinque milioni di metri cubi d'acqua all'anno nell'arco di 24-36 mesi.

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